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Addio a Moioli, asso del canottaggio oro a Londra ’48: era l’olimpionico più anziano in vita 

Avrebbe compiuto 98 anni il prossimo 8 agosto: leggenda del 4 senza delle “aquile” della Canottieri Moto Guzzi di Mandello del Lario, aveva ricevuto il Collare d’Oro al merito sportivo

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Atleta superbo, campione olimpico, ma soprattutto punto di riferimento per l’intero canottaggio italiano: questo era Giuseppe Moioli, asso del remo e oro olimpico a Londra ’48 nella specialità del 4 senza, morto stamattina all’alba a quasi 98 anni. Era l’olimpionico più anziano in vita.

Morto Moioli, decano degli olimpionici italiani

È morto stamattina a quasi 98 anni l’ex canottiere Giuseppe Moioli: era il campione olimpico più anziano in vita. Era infatti nato l’8 agosto 1927 a Olcio, una minuscola frazione di Mandello del Lario stretta tra i monti e il Lago di Como: se cresci da quelle parti e vuoi fare sport, puoi provare a scalare le pareti rocciose – come l’alpinista Mario Panzeri, tra i pochi ad aver raggiunto tutte le vette da 8mila metri al mondo – o buttarti sull’acqua, mulinando le braccia su barche strette e lunghe, per fare a gara con gli altri a chi taglia traguardi immaginari tracciati sullo specchio del lago.

È il canottaggio, il grande amore di Moioli che sull’acqua andava così forte che pareva volare. Come lui, che in squadra entrò a 17 anni, anche i suoi compagni della Canottieri Moto Guzzi di Mandello del Lario: non a caso li chiamavano “aquile”, quei canottieri, le “aquile” di Mandello, una scuola che nei decenni ha fatto collezione di titoli italiani e sfornato alcuni degli atleti più forti mai visti nel nostro paese.

Moioli, l’aquila di mandello campione olimpico a Londra 1948

Lui, Moioli, di campionati italiani ne vinse ben 14, ma la gioia più grande se la prese alle Olimpiadi di Londra del 1948 nel 4 senza, la sua specialità: l’equipaggio formato con Elio Morille, Franco Faggi e Giovanni Invernizzi raggiunse la medaglia d’oro, ma poi continuò a vincere, complessivamente sono stati 6 i titoli europei conquistati tra il 1947 e il 1958 (5 nel 4 senza, uno nell’8). E dopo Londra ’48, Moioli partecipò ad altre 3 Olimpiadi – Helsinki ’52, Melbourne ’56 e Roma ’60 – senza però riuscire a bissare la medaglia dei Giochi londinesi.

Moioli riferimento del canottaggio italiano

Conclusa la carriera da atleta, Moioli continuò a vivere il canottaggio come qualcosa di assolutamente essenziale, per la fortuna del movimento italiano. Divenuto allenatore, contribuì a formare generazioni di atleti che hanno mantenuto alta la bandiera dell’Italia sugli specchi d’acqua di tutto il mondo: tra tutti i suoi allievi citiamo Piero Poli, oro a Seoul ’88 nel quattro di coppia, e Carlo Mornati, argento a Sydney 2000.

Fino a poco fa Moioli continuava a frequentare il molo di Mandello, dispensando consigli agli esordienti così come agli atleti in odore di azzurro. Per risultati da atleta, passione, impegno e vicinanza al canottaggio azzurro, nel 2015 fu insignito del Collare d’Oro al Merito Sportivo, la più alta onorificenza dello sport italiano.

Moioli: il ricordo di Tizzano e l’omaggio della Federcanottaggio

Il canottaggio italiano perde dunque oggi un mito e un punto di riferimento, un personaggio che senza superbia ha sempre provato a trasmettere i suoi segreti ai più giovani, come ricordato anche dal presidente della Federcanottaggio Davide Tizzano in un comunicato pubblicato oggi in ricordo di Moioli. “Lo ricordo a Sankt Moritz quando veniva a seguire i nostri allenamenti in quota prima delle Olimpiadi di Seoul 1988 – ha dichiarato Tizzano – Il mio rapporto fraterno con Piero Poli mi aveva permesso di entrare in contatto con lui e, quindi, non ho mai dimenticato le sue parole di incoraggiamento. È stato un punto di riferimento per canottieri e tecnici, non solo per le sue imprese agonistiche che hanno portato in alto il canottaggio italiano ma per la sua straordinaria umanità”.

Per onorare Moioli, Tizzano ha annunciato che la Federazione Italiana Canottaggio intitolerà a lui la coppa del 4 senza Senior in occasione dei prossimi campionati italiani assoluti. Un gesto obbligato per “l’aquila” di Mandello, che a volare alto con lui ha portato per anni tutta l’Italia.

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