Aldo Montano ha deciso: il campione livornese ha salutato la scherma tra le lacrime: “Mi fa paura il salto nel buio da domani”. E non riesce a trattenersi, dopo 25 anni di attività ad altissimi livelli, Montano lascia la sciabola a quasi 43 anni e non riesce a smettere di piangere. A Casa Italia si mostra visibilmente commosso, sempre più cosciente di quanto sta accadendo e che, d’ora in avanti, si misurerà con un quotidiano scandito dal tutto il resto.
L’abbraccio e i baci di Samele, argento nella prova individuale sono un atto di ringraziamento, non solo una consolazione. Anche Garozzo gli ha dato omaggio, con un lungo post che gli rende merito dei suoi successi sportivi.
L’emozione di Montano dopo l’argento di Tokyo
Montano non aveva realizzato nulla, davvero, di quel nuovo presente che si andrà delineando con il suo rientro dal Giappone; le sue prime parole dopo l’argento nella finale della sciabola a squadre a Tokyo 2020, erano ancora cariche dell’emozione della soddisfazione sportiva:
“È una carriera infinita? È una carriera finita…Credo sia stato giusto arrivare fin qua, l’ho aspettata un anno in più rispetto a quello che avevo preventivato, ho sofferto tanto perché ho un sacco di problemi e di dolori, ma alla fine è andata bene”. “È stato un anno veramente difficile e complicato ed ho dovuto gestire un problema serio ed è una gioia essere arrivato qua, competitivo e aver dato il mio contributo”.
“E’ bello portare a casa questa medaglia, che mi sento di aver aiutato i ragazzi a conquistarla tutta. È stato meraviglioso chiudere una carriera così. È stata una vita e una carriera meravigliosa. Se avrei firmato per un finale così? Hai voglia!”.
I successi olimpici di Aldo Montano in 25 anni di carriera
Montano è già nella storia della scherma italiana e internazionale: ha vinto in carriera un oro individuale ad Atene 2004, oltre a 2 argenti e 2 bronzi nelle competizioni a squadre tra Atene, Pechino, Londra e Tokyo.
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