Il suo volto domina la copertina del magazine Hola, a cui affida un’intervista che attraversa le moltitudini dei mesi di separazione, forse disagio e turbamento che Alice Campello, imprenditrice e influencer, ha conosciuto con suo marito, l’attaccante della Nazionale iberica e oggi al Galatasaray, Alvaro Morata.
La loro riconciliazione è la seconda occasione che hanno deciso di donarsi. A 30 anni compiuti appena una settimana fa, celebrati con festeggiamenti e un regalo importante da parte del marito, Alice ha concesso una lunga intervista che ripercorre la crisi matrimoniale della coppia, le incertezze e le riflessioni di quei giorni.
- La crisi con Morata superata, Campello rompe il silenzio
- Il parto di Bella e i giorni in bilico
- La crisi e il passaggio al Milan: odio haters
La crisi con Morata superata, Campello rompe il silenzio
“I cinque mesi lontana da Morata sono stati il periodo più brutto della mia vita, li abbiamo gestiti in maniera pessima”, ha rivelato Campello nel servizio di copertina di Hola.
“Non esiste una relazione perfetta, ma esiste il vero amore. Quando c’è il vero amore, ci si impegna fino alla fine. Ci sono momenti nei quali, come è successo a noi, vedi tutto nero, perché forse non stai bene con te stesso. Ma poi, quando la rabbia scompare, quando il dolore che provi verso te stesso se ne va e vedi di nuovo le cose con chiarezza, ti rendi conto che l’amore può superare tutto. Oggi siamo di nuovo felici”, ha spiegato Alice che ha sposato Morata a Venezia nel 2017 e dal quale ha avuto quattro figli, i gemelli poi Edoardo e Bella.
“È normale attraversare un periodo difficile perché non siamo perfetti, non siamo macchine che sono felici e stanno bene ogni giorno. Ciò che ci è successo è stata una questione di stare bene con noi stessi”.
Il parto di Bella e i giorni in bilico
Proprio quando Alice Campello ha affrontato l’ultimo parto, taglio cesareo come i precedenti, purtroppo è andata incontro a una complicazione rischiando la sua vita. Rimase in terapia intensiva per giorni, a causa di una emorragia violenta.
“Sia io sia lui vedevamo tutto nero, venivo dalla gravidanza di Bella e quando ho partorito ho passato momenti davvero brutti: sono stata malata per molti mesi e non mi ero ancora ripresa né fisicamente né mentalmente”.
Una vicenda umana e personale drammatica, che va rispettata e compresa nei suoi risvolti e che ha concorso a porre sia Campello sia Morata davanti a una situazione imprevista, che ha destabilizzato anche il loro rapporto:
“Prendermi cura di me e lavorare su me stessa mi ha aiutato molto a maturare, e credo che abbia fatto lo stesso anche con Alvaro. Ci ha aiutato a valorizzarci ancora di più a vicenda. È stato il periodo più difficile della mia vita, ma anche quello che mi ha insegnato di più. Quando ci si separa, ci si dimentica di quella persona? E questa mancanza, alla fine, ti fa apprezzare molto ciò che hai. Però, non possiamo stare l’uno senza l’altra. Anche nei nostri momenti peggiori, anche quando eravamo arrabbiati, abbiamo avuto bisogno di restare in contatto”.
La crisi e il passaggio al Milan: odio haters
La loro separazione, il trasferimento a Milano per pochi mesi hanno segnato la cesura tra quella famiglia del prima e quanto accaduto poi, compreso l’odio e le insinuazioni che hanno spinto la stessa Alice a intervenire attivamente sui social per smentire presunti tradimenti.
“Non abbiamo ingannato nessuno perché l’amore è reale, altrimenti non saremmo qui adesso. Il fatto è che a volte l’immaturità e la mancanza di capacità di gestire bene le situazioni in cui si soffre ti portano a fare cose di cui poi ti penti amaramente. L’abbiamo gestita malissimo e capisco anche che la gente non ha capito niente. Il fatto è che quando ti senti male e le cose vanno male, fai cose di cui poi ti penti. Sono uscite fuori tante cose e voglio dire che a volte, quando sei così arrabbiato o dici cose brutte, è perché sei veramente ferito. Ma se dopo tutto questo, tutta questa rabbia e tutto questo dolore, siamo ancora qui, è perché l’amore è più grande di tutto il resto”.
Oggi Morata si è trasferito in Turchia, al Galatasaray dopo appena cinque mesi al Milan – che affronta la crisi più profonda degli ultimi anni – per ritrovare anche un equilibrio che è chiesto all’uomo e al calciatore; Alice si divide tra Madrid (il quartier generale delle sue attività è lì) e Istanbul per tenere insieme quella famiglia ritrovata e a cui non intende rinunciare.