Se già per l’Inter la pausa del campionato successiva al pareggio nel derby era all’insegna dei rimpianti e della preoccupazione per la lunga vigilia dello scontro d’altissima classifica contro il Napoli che segnerà l’inizio del lungo rush di fine anno solare per la Serie A, a complicare ulteriormente le giornate di Simone Inzaghi, della società e dei tifosi sono alcune notizie sparse provenienti dall’Europa.
Inter, ultimatum a Marcelo Brozovic per il rinnovo
Il primo riferimento è ovviamente alla querelle in corso con la Bosnia relativa alle condizioni di Edin Dzeko, ma non meno preoccupante è la situazione che si sta stagliando all’orizzonte circa la situazione contrattuale di Marcelo Brozovic, il cui futuro a Milano pare sempre più in bilico, al punto che la società è pronta a sottoporre al giocatore un vero e proprio ultimatum, ponendo a Natale la deadline per la firma sul prolungamento del contratto in scadenza nel giugno 2022.
Andando con ordine, in poche ore il “caso Dzeko” è passato dall’essere “virtuale” alla deflagrazione, dopo le polemiche dichiarazioni del ct Petev rivolte a Simone Inzaghi. Il nodo del contendere è la preoccupazione dell’Inter dovuta alla possibile decisione del ct bosniaco di schierare il centravanti nelle due gare di qualificazione a Qatar 2022 contro Finlandia e Ucraina nonostante il problema muscolare riportato nel derby, e certificato dagli esami ai quali l’ex romanista è stato sottoposto proprio in Nazionale.
Inter, la firma di Brozovic slitta ancora
Ma se questa situazione è giocoforza destinata a chiarirsi entro poche ore, sempre più intricato è il futuro di Marcelo Brozovic. Il centrocampista croato, anch’egli impegnato con la propria Nazionale a caccia del pass per il Mondiale, è ormai un punto di riferimento insostituibile per la mediana dell’Inter, oltre che per quella della stessa Croazia, il cui ct Dalic ha elogiato pubblicmente il regista nerazzurro investendolo del titolo di miglior centrocampista d’Europa insieme a Luka Modric.
Quel contratto in scadenza nel prossimo giugno è una spina per i dirigenti dell’Inter, che sperano ancora di poter ottenere l’auspicato autografo di “Brozo” sul prolungamento, blindando così la permanenza a Milano del giocatore come fatto con Lautaro Martinez. Ma i tempi sono molto stretti e l’esperienza dello stesso ad Beppe Marotta fa temere il peggio all’ex dirigente della Juventus, a soli sei mesi dalla scadenza.
Inter, la proposta a Brozovic per il prolungamento
Tra tre mesi Brozovic sarebbe libero di firmare per un altro club senza che l’Inter ricavi un solo euro dalla sua eventuale partenza, tale scenario sembra lontano visto che il giocatore deve tanto al club nerazzurro dove milita da sette anni, ma l’attendismo del centrocampista e del suo entourage nel considerare la proposta già arrivata dalla società sta spazientendo i dirigenti dell’Inter.
n Via della Liberazione, come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, si teme che Brozovic stia ascoltando le sirene di Psg e Atletico Madrid, due dei club interessati a tesserarlo a parametro zero, assicurandogli quindi un ingaggio ben più alto rispetto a quello messo sul piatto dall’Inter, la cui ultima offerta è stata di 4,5 milioni netti più bonus, contro i 4,2 attuali, respinta però al mittente da una controproposta “shock” da 30 milioni in quattro anni, quindi oltre 6 a stagione.
Per questo il duo Marotta-Ausilio ha appunto fissato un limite temporale: la trattativa dovrà chiudersi entro l’anno solare 2021, in caso contrario Brozovic sarà ufficialmente libero di trovarsi una squadra e l’Inter, decisa comunque a non privarsi del giocatore fino alla fine della stagione, si concentrerà sulla ricerca del suo erede, accettando di perdere il regista a parametro zero.
Una scelta simile a quella fatta dal Milan per Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu e che, risultti alla mano, sembra aver dato ragione ai dirigenti rossoneri…