Come fate a dire che questa è una competizione di vela: ce lo dovrebbero spiegare gli organizzatori della Louis Vuitton Cup, che dopo due ore di rinvii per scarso vento decidono di mandare in acqua Luna Rossa e Ineos per quella che, più che una regata, somiglia a una vera e propria lotteria sul mare. Che non sorride a nessuno: Ineos va a un passo dal 2-1 ma non trova la finish line dentro il tempo massimo, tanto che alla fine nel sabato di Barcellona non cambia nulla. Regata che non assegna punti e domani, condizioni di vento decisamente più sostenuto, andranno in scena altri due match race. Anche perché quello visto oggi di vela e competizione aveva ben poco.
Senza vento è una lotteria (per tutti)
Luna Rossa sperava che le condizioni di vento debole potessero in qualche modo favorirla. Invece, dopo una partenza leggermente appannaggio del rivale, e dopo un primo tratto costantemente passato a inseguire, solo nel lato di poppa si è vista una barca in grado di poter dire la sua.
Addirittura poco prima della metà del secondo lato di giornata è arrivato il sorpasso, con i 19 secondi di svantaggio letteralmente divorati in poche centinaia di metri. Ma quando tutto sembrava mettersi per il meglio, ecco che una manovra perfetta di Ineos ha rimesso i britannici davanti, con tanto di sorpasso sottovento. Una mazzata tremenda che Prada Pirelli ha accusato, tanto che un lato dopo il ritardo si è ampliato a quasi un chilometri (un minuto e mezzo).
Tutti giù dal foil e il cronometro diventa nemico
Sembrerebbe una regata morta e sepolta, ma con queste condizioni di vento basta un niente per mandare tutto all’aria. Nel quarto lato (il secondo di poppa) Luna Rossa riesce a recuperare qualcosa, mettendo pressione a Ineos che trova un lato con poco vento e perde in pochi istanti 600 metri di vantaggio.
Sembra il preludio a un altro ribaltone, ma quando il distacco si assottiglia a meno di 100 metri, ecco che una virata rimane indigesta agli italiani, che cadono sul foil.
Poco dopo però anche Ineos ha lo stesso identico problema: il lato di bolina diventa un’agonia per entrambe, perché non c’è modo di rialzarsi e riprendere quota. Il comitato di regata accorcia l’ultimo lato a una sola miglia nautica, proprio perché ormai le condizioni sono proibitive per tutte.
È una sfida di nervi: la prima barca che risale sulle vele va a prendersi il 2-1, ma il vento è totalmente assente e inesorabile si avvicina la tagliola del tempo massimo. Ineos le prova tutte per chiudere l’ultimo lato (peraltro accorciato), ma non c’è modo di prendere velocità e la giornata si chiude con un nulla di fatto. Anche se Luna Rossa, al netto del danno evitato, ne torna al porto con qualche dubbio in più nella testa.