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Andrea Kimi Antonelli sogna di diventare il nuovo Valentino Rossi o come Sinner: "Strada lunga, ma è un obiettivo reale"

Andrea Kimi Antonelli è il personaggio del momento in F1: l'Italia dello sport vede in lui un possibile erede dei grandi sportivi. E Mercedes pensa a preferirlo a Verstappen

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

È il pilota del momento, il ragazzo al quale sono bastate davvero poche gare per rimescolare le carte anche nei cuori degli appassionati italiani. Perché Andrea Kimi Antonelli non guida una Ferrari, ma è probabilmente l’italiano che ride di più in questo primo scorcio di stagione: il podio l’ha sfiorato in Australia (dove ha chiuso quarto) mentre in Cina e Giappone s’è tenuto in entrambe le gare in sesta posizione, dimostrando di avere grinta e stoffa da vendere, oltre a far cadere due record come pilota più giovane in testa a un gran premio e capace di realizzare il miglior giro in gara (primati sottratti a Max Verstappen, tanto per dire).

In Bahrain con fiducia: “Conosco la pista, punto alla top 5”

L’attenzione verso Antonelli è sempre più evidente, tanto che in molti si domandando quali siano i reali margini di crescita del bolognese. E lo attendono con trepidazione in Bahrain, teatro nel fine settimana del quarto appuntamento iridato. “La pista la conosco abbastanza bene, avendo avuto l’opportunità di girarci anche con una vettura di Formula Uno.

Sarà una gara particolare, dove di certo non mi aspetto di arrivare e mettere tutti dietro, ma nella quale spero di poter centrare un’altra top 5, confermando quanto di buono ho fatto vedere nelle prime uscite stagionali. Sarebbe importante fare anche una bella qualifica per avere maggiori possibilità ed essere più aggressivo in gara. Sulla carta una top 5 nelle prove ufficiali non è così improbabile da inseguire, per cui spero di avere tutto in ordine per poter puntare a fare qualcosa di veramente buono per me e per la squadra”.

Dopotutto a Suzuka le sensazioni sono state piuttosto positive: “Il week-end è stato buono, seppur all’inizio ho fatto un po’ di fatica a prendere confidenza con la macchina e con la pista. I progressi che ho mostrato nelle qualifiche me li sono portati dietro anche per la gara e questo è un bel segnale. Poi è chiaro, aver guidato per alcuni giri la corsa e aver fatto segnare il giro veloce hanno rappresentato due belle emozioni, ma spero di poterci restare più a lungo in testa nel prossimo futuro, e possibilmente di vedere anche la bandiera scacchi nella stessa posizione”.

Kimi tra i big dello sport italiano: “Lavoro per quello…”

Antonelli ha dalla sua l’età (compirà 19 anni ad agosto) e anche una Mercedes alle spalle che ha fatto capire di voler puntare forte su di lui. Tanto che nelle ultime settimane si sono raffreddate pure le voci che volevano Max Verstappen pronto a trasferirsi alle frecce d’argento, viste le difficoltà mostrate dalla RedBull.

Perché se prima Andrea Kimi pareva la pedina sacrificabile (Russell non si tocca, a sentire quelli di Stoccarda), adesso diventa difficile farne a meno visto i risultati ottenuti in età così precoce. E allora tanto vale alzare l’asticella e provare a pensare ad Antonelli come il nuovo Rossi dei motori (seppur a 4 ruote), o sulla stessa lunghezza d’onda di Sinner. “L’obiettivo è arrivare questi miti, ma la strada è ancora lunga”.

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