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Andriy Shevchenko ritorna in Italia: sua la panchina del Genoa

Quarto esonero in Serie A: a Davide Ballardini non basta il pareggio di Empoli, la proprietà statunitense del Genoa chiama il tecnico ucraino per affidargli la missione salvezza dopo aver ricevuto il no di Andrea Pirlo.

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Con il senno del poi, il ritorno in panchina di Andriy Shevchenko e il suo debutto come allenatore di un club non poteva che avvenire in Italia, la sua seconda patria calcistica, quella che lo ha proiettato verso il Pallone d’Oro, e soprattutto non poteva che avvenire con una proprietà chiamata 777 Partners, visto che proprio con il numero 7 sulla schiena l’ex attaccante ha scritto pagine indelebili della storia del calcio italiano ed europeo e del Milan.

E, per completare il quadro, non poteva che avvenire alla vigilia del derby di Milano, del quale Sheva è il miglior cannoniere in assoluto con 14 gol.

Il Genoa cambia: Ballardini verso l’esonero, arriva Shevchenko

Andriy Shevchenko è virtualmente il nuovo allenatore del Genoa, ma l’avverbio è destinato a sparire in poco tempo, quello necessario alla proprietà statunitense del club rossoblù per mettere tutto nero su bianco, consumando così il primo esonero della propria gestione, che diventerà effettiva dal 15 novembre, dopo meno di tre mesi dall’insediamento in Italia al posto di Enrico Preziosi.

Fatale per l’attuale allenatore del Genoa Davide Ballardini il pareggio contro l’Empoli nell’anticipo della dodicesima giornata, ma in realtà il destino del tecnico romagnolo sembrava segnato da tempo. Così il primo gol in Serie A del promettente attaccante Flavio Bianchi, classe 2000, prodotto del vivaio del Genoa di ritorno dopo il prestito alla Lucchese, servirà solo per dare alla classifica del Grifone un punto vitale in chiave salvezza, ma non per evitare il cambio della guardia in panchina.

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La volontà di 777 Partners era infatti chiara da tempo, ma prima di rendere effettivo il cambio di guida tecnica serviva agganciare un nome ad effetto per la panchina rossoblù I primi nomi sondati sono stati curiosamente quelli di due ex compagni di squadra nel Milan pigliatutto di Carlo Ancelotti e grandi amici di Shevchenko, Rino Gattuso e Andrea Pirlo, ma se l’ex allenatore del Napoli si è tirato subito fuori, il Maestro ha riflettuto, prima di declinare in attesa di proposte più prestigiose.

Da qui l’idea Shevchenko, che dopo il positivo Euro 2020, chiuso ai quarti di finale, aveva deciso di chiudere la propria esperienza da ct dell’Ucraina per aspettare la chiamata di un club. Meglio se dall’Italia, dove Andriy ripartirà da una solida conoscenza del campionato e della lingua.

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Certo Sheva dovrà ripartire dalla lotta per la salvezza, mai conosciuta da calciatore, ma tutto l’ambiente genoano oltre alla squadra sembrano destinati a subire il fascino di una scelta così prestisiosa. Josh Wander e suoi soci hanno messo sul tavolo la proposta per un contratto fino al giugno 2023 a poco meno di due milioni di euro, la firma avverrà senza fretta, vista l’imminente sosta del campionato di Serie A per gli impegni delle Nazionali.

Poi sarà subito campionato, con come prima avversaria la Roma, rivale di tanti duelli con il Milan, il 21 novembre e poi proprio il Milan, a Marassi il 1° dicembre, quattro giorni prima della trasferta in casa della Juventus.

 

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