Oltre al sogno olimpico, la sconfitta – giunta dopo appena 46 secondi – contro Imane Khelif potrebbe aver posto fine alla stessa carriera pugilistica di Angela Carini. La poliziotta napoletana, 25 anni, ha lasciato intendere che potrebbe dire addio alla boxe in coda a un’intervista concessa ad Angelo Di Marino per La Stampa. “E adesso?”, la domanda, “Dico ciao alla boxe”, la risposta. Forse, si spera, dettata soltanto dallo stress, dall’ansia e dall’emozione per tutti quei riflettori puntati addosso.
- Olimpiadi, quanta attenzione sull'incontro Carini-Khelif
- L'ammissione della "Tigre": "Ora dico ciao alla boxe"
- Carini e quel ritiro al primo round ai Mondiali di Istanbul
- Carini, il dubbio del web: sceneggiata o infortunio vero?
Olimpiadi, quanta attenzione sull’incontro Carini-Khelif
Per l’attenzione spasmodica che l’ha preceduto, infatti, l’incontro tra Carini e Khelif, primo turno del torneo di boxe femminile olimpica, categoria 66 chili, ha ricordato l’attesa per i leggendari confronti tra Mohammed Ali e Charles Frazier negli Anni 70. O per qualche incontro di Mike Tyson, meno datato nel tempo. Peccato però che allo sport “puro”, pochissimi abbiano prestato attenzione. Moltissimi si sono soffermati solo sull’identità sessuale dell’algerina, sui regolamenti del CIO e della federazione pugilistica. Insomma, l’ideologia ha preso il sopravvento sull’agonismo nudo e crudo. E la “Tigre” si è trovata nel vortice di un calderone che, forse, ha finito con l’inghiottirla.
L’ammissione della “Tigre”: “Ora dico ciao alla boxe”
Nonostante le smentite – “Le polemiche? Non mi sono mai interessata”. Oppure: “Quindi sono salita sul ring e sono andata avanti, volevo solo vincere” – qualcosa di tutto quello che le è accaduto attorno deve aver in qualche modo influenzato Angela. “Mi sono chiesta: chi sto affrontando?”, il dubbio ammesso in un altro passaggio dell’intervista. In cui c’è stato spazio anche per l’umana vicinanza a Khelif, l’avversaria che l’ha sconfitta al primo colpo: “Mi dispiace anche per lei, siamo finite in un boom mediatico”. Come uscirne? Forse, con quel proposito già anticipato: “Dico ciao alla boxe”.
Carini e quel ritiro al primo round ai Mondiali di Istanbul
A riportare Carini nel bel mezzo delle polemiche, però, qualche video che sta circolando da alcune ore sui social e relativo a un altro ritiro che fede discutere, ai Mondiali di Istanbul del 2022. Quelli in cui, tra l’altro, Imane Khelif fu sconfitta in finale dall’irlandese Amy Broadhurst. La corsa di Angela invece si fermò subito, contro la turca Busenaz Surmeneli. Alla fine del primo roud l’azzurra si accasciò improvvisamente sul ring, lamentando un dolore molto forte alla caviglia. Quell’incontro non è più ripreso, la vittoria fu assegnata alla turca e Carini uscì di scena praticamente subito.
Carini, il dubbio del web: sceneggiata o infortunio vero?
Per molti utenti sul web si è trattata di una “sceneggiata”, in tutto e per tutto simile a quella messa in mostra alle Olimpiadi. “Tipica messa in scena italiana”, sentenzia un utente straniero. “La combattente”, un altro commento ironico. Ma non sono pochi quelli che si sono subito schierati in difesa di Angela Carini. “Dopo gli esperti di regolamenti internazionali, di genetica e di cromosomi, ora abbiamo pure gli specialisti di infortuni alla caviglia”. E ancora: “È partita la controffensiva, adesso l’imputata non è più Khelif ma Carini”. Oppure: “I video delle vittorie di Angela non li condividete?”.