Angela Carini volta definitivamente pagina. La pugile napoletana, che alle Olimpiadi di Parigi era stata al centro di un vero e proprio caso dopo il combattimento con Imane Khelif, sale sul gradino più alto del podio nel campionato italiano assoluto.
L’ottava meraviglia di Angela Carini
Un successo che sembra dare un calcio definitivo alle polemiche. Angela Carini chiude una settimana da protagonista ai campionati tricolori élite di Seregno vincendo il titolo italiano nella categoria dei 63 kg con la finale contro un’altra campana, Daniela Golino. Nei suoi match la napoletana si è dimostrata in grandissima forma, ha superato tutte le sue avversarie prime di una finale decisamente combattuta che l’ha vista però trionfare anche se con verdetto non unanime.
La rivincita di Carini
A fine match è evidente la soddisfazione nelle parole di Angela Carini: “Per me questo è l’ottavo titolo ai campionati italiani e in cinque categorie di peso diverso. Si tratta della mia rivincita ma voglio dedicare la vittoria ai miei ragazzi che alleno al centro sportivo “Pino Daniele” di Caivano. Se sono qui è stato grazie a loro, mi hanno sempre incoraggiato e in questi mesi mi hanno dato davvero tanto”.
Khelif, Testa e le polemiche
La notorietà per Angela Carini non è arrivata nel modo sperato. La pugile italiana alle ultime Olimpiadi di Pargi è stata al centro di un vero e proprio caso che ha riguardo l’algerina Imane Khelif, la cui identità sessuale è stata messa in dubbio prima dell’inizio del match nonostante i controlli del Cio. Nel match di esordio, Carini rimase sul ring solo per circa 40 secondi nel primo round prima di dare forfait, scoppiare in un pianto dirotto e diventare protagonista suo malgrado di un vero e proprio caso politico. Situazione che è rimasta piuttosto incandescente fino agli ultimi giorni quando Carini è entrata in polemica anche con la sua compagna di squadra Irma Testa.