A poche ore dal via dell’Olimpiade di Tokyo, lo sport italiano vive ore d’ansia e trattiene il fiato per la salute di uno dei suoi atleti più rappresentativi e medagliati nella storia dei Giochi.
Antonio Rossi è infatti ricoverato da domenica presso l’ospedale Sant’Anna di Como dopo aver subito un infarto.
L’ex canoista si è sentito male mentre stava partecipando a una mezza maratona a Conegliano Veneto. Subito soccorso, le sue condizioni sono in costante miglioamento al punto che dovrebbe venire dimesso già nei prossimi giorni.
“Volevo una scusa plausibile per godermi in santa pace le Olimpiadi” ha scherzato Rossi.
Lecchese, classe 1968, Rossi ha vinto ben cinque medaglie olimpiche nel kayak, tre delle quali d’oro, due ad Atlanta 1996 nel K1 500 e nel K2 1000 in coppia con Daniele Scarpa, e uno a Sydney 2000, nel K2 1000 insieme a Beniamino Bonomi. Nel suo medagliere anche un bronzo a Barcellona ’92, nel K2 500 insieme a Bruno Dreossi, e uno ad Atene 2004, sempre in coppia con Bonomi.
A Pechino 2008, sua ultima Olimpiade, è stato infine portabandiera dell’Italia durante la Cerimonia d’Apertura, primo canoista a ricevere questo prestigioso incarico e secondo alfiere più anziano della storia dell’Italia ai Giochi dopo Raimondo D’Inzeo, portabandiera nel 1968 a Città del Messico.
“Grazie a tutti quelli che si sono preoccupati per me – ha poi aggiunto – È andato tutto bene, sia a Conegliano dove mi hanno dato i primi soccorsi che a Como dove mi hanno operato. Fatto il tagliando dei 50 anni, adesso sono come nuovo…”.
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Rossi, che vanta anche tre medaglie d’oro, tre d’argento e una di bronzo ai campionati del mondo, ha intrapreso la carriera politica, diventando assessore allo sport nel comune di Lecco, per poi ricoprire lo stesso incarico presso la Regione Lombardia.