Meno Var e più “veloce”: questo il diktat che il designatore Gianluca Rocchi ha dato agli arbitri di serie A alla vigilia del campionato. Di questa e di altre novità del regolamento il capo dei fischietti italiani ha discusso con Beppe Marotta, presidente dell’Inter, in una tavola rotonda tenuta allo Sheraton Hotel di Milano.
- Milano, tavola rotonda sulle novità arbitrali con Rocchi e Marotta
- Arbitri, Rocchi vuole meno Var ma “più veloce”
- Arbitri: Rocchi e la disciplina dei falli di mano
- Rocchi chiede agli arbitri più tolleranza degli allenatori
Milano, tavola rotonda sulle novità arbitrali con Rocchi e Marotta
Sono giornate frenetiche allo Sheraton Hotel di Milano, sede ufficiale del calciomercato estivo giunto ormai ai suoi ultimi tre giorni. Ma oltre che di trattative riguardanti i giocatori oggi nella struttura di San Siro s’è discusso anche di arbitri e regolamento, in una tavola rotonda a cui hanno partecipato il designatore Gianluca Rocchi e il presidente dell’Inter Beppe Marotta.
Arbitri, Rocchi vuole meno Var ma “più veloce”
Tra le indicazioni più interessanti date da Rocchi sul regolamento utilizzato dagli arbitri in serie A quelle riguardanti il Var, il cui utilizzo, secondo il designatore, va limitato e reso più veloce. “Noi vogliamo che gli arbitri decidano in campo, senza la tecnologia – ha spiegato Rocchi -. Per mille motivi è questa la strada più importante ma soprattutto nel discorso tempo effettivo e tempo perso”.
E a proposito di tempo, Rocchi ha spiegato che gli arbitri dovranno velocizzare il momento della review. “Ho chiesto di ridurre il più possibile i tempi morti agli arbitri – ha continuato il designatore – e anche la revisione ne è un esempio. Non vedrete più un arbitro che cammina per la On Field Review perché credo che chi ci guarda non può e non vuole aspettare, e quindi anche noi arbitri dobbiamo arrivare al monitor nel più breve tempo possibile”.
Arbitri: Rocchi e la disciplina dei falli di mano
Rocchi s’è poi soffermato a lungo sui falli di mano. “Stiamo cercando di incasellare quante più casistiche in un ambito di oggettività per scavallare il rischio di soggettività”, ha dichiarato il designatore arbitrale, precisando che ormai “la volontarietà di un fallo di mano non è più punibile, esiste solo in un caso, ed è quello in cui si impedisce un gol”.
Rocchi ha poi elencato tre punti cardine della disciplina dei falli di mano: “In primo luogo il braccio di appoggio non è mai punibile con un rigore su una scivolata. Senza l’appoggio si può invece concedere solo se si aumenta il volume; su un rimpallo, con il giocatore girato che non guarda, non è mai rigore, se viene dato in campo il Var lo toglie; l’autogiocata è codificata, non può essere punita come il rigore”.
Rocchi chiede agli arbitri più tolleranza degli allenatori
Rocchi, infine, ha anche sottolineato l’importanza per gli arbitri di instaurare un maggiore dialogo con gli allenatori e di essere più tolleranti nei loro confronti. “Ho chiesto ai miei arbitri di tollerare un allenatore che esce con un piede dall’area tecnica – ha spiegato Rocchi – . Lo si invita a non farlo e se dall’altra parte c’è una persona collaborativa si passa oltre. Discorso diverso se dall’altra parte non si capisce”.