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Argentina, Milei nuovo presidente del paese: è un ex portiere, tifoso del Boca e nemico di Menotti

L'Argentina ha un nuovo presidente: l'ultraliberista Javier Milei. Si è sempre dichiarato tifoso del Boca, ma non nella finale Libertadores del 2018

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Quel ragazzo dalla folta chioma bionda che sognava di affermarsi come portiere è oggi il nuovo presidente dell’Argentina. L’ultraliberista di destra Javier Milei ha vinto il ballottaggio contro il peronista progressista Sergio Massa e dal 10 dicembre assumerà il timone del Paese. Tifoso del Boca Juniors ma contro Gago, si è scontrato con Menotti, ct dell’Argentina campione del mondo nel 1978.

Milei nuovo presidente: sognava di diventare calciatore

Ci ha provato, Milei, a sfondare come portiere. All’epoca la capigliatura era altrettanto folta, ma bionda. Estremo difensore di discreto talento, giocò nelle riserve del Club Atlético Chacarita Juniors e – da adolescente – arrivò a sostenere anche un test per il San Lorenzo, che, però, non lo ingaggiò. All’età di 18 anni decise di appendere i guanti al chiodo per dedicarsi agli studi di Economia. Visto poi com’è andata, la scelta si è rivelata decisamente indovinata.

Il numero uno dell’Argentina tifa per il Boca Juniors, ma…

In più di una circostanza Milei ha confessato di essere tifoso del Boca Juniors. Ma con delle eccezioni. Specie quando gli Xeneizes fecero tornare Fernando Gago, di cui il nuovo presidente dell’Argentina non è mai stato sostenitore. Tutt’altro.

L’uomo che punta a rilanciare il Paese sudamericano rimase talmente deluso dall’ingresso in campo dell’ex centrocampista nella finale di ritorno della Copa Libertadores 2018 al Santiago Bernabeu da tifare per i rivali di sempre del River Plate. A El País ha detto: “L’ingresso di Gago fu un atto di populismo e perciò sostenni il River. Per me era un pessimo calciatore, una delle grandi bugie del calcio argentino”.

Ct campioni del mondo: fan di Bilardo, nemico di Menotti

Ct campioni del mondo a confronto. Tra Bilardo e Menotti non c’è paragone: per Milei il primo è un modello, un punto di riferimento; il secondo un nemico, soprattutto per le sue idee politiche. Come Bilardo – rivela il Clarin – Milei ha aspettato i risultati ufficiali prima di festeggiare, nonostante ormai sapesse di aver vinto il ballottaggio. Parlando del candidato di estrema destra di Libertad avanza, Menotti aveva detto: “È terribile, certi personaggi non si sa dove arrivino né chi sono. E hanno scarsa educazione, per me è una mancanza di rispetto culturale per la politica”. La replica di Milei sui social: “Bilardista fino al midollo come ogni brava persona. “Grazie mille ravanello…!”.

Menotti ravanello: perché il nuovo presidente dell’Argentina l’ha chiamato così

Perché il nuovo numero uno dell’Argentina ha chiamato Menotti ‘rabanito’ (ravanello)? Milei ha ripreso una vecchia espressione di Carlos Bilardo che lo definì così per le sue ideologie politiche comuniste. “Menotti è un ravanello, bianco fuori e rosso dentro” disse.

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