L’aspettavano tutti al varco, e puntuale Benedetta Pilato s’è fatta trovare: dominante nella finale dei 50 rana, stravinta col tempo di 29”30 che serve a suggellare una volta di più la sua candidatura a mina vagante (forse qualcosa di più) ai Mondiali di Budapest. Dietro di lei, Arianna Castiglione è l’unica a scendere sotto i trenta secondi, anche se il 29”99 ancora non basta per essere certa di salire sull’aereo che porterà gli azzurri in Ungheria (mancano due decimi).
- Cerasuolo boom nei 50 rana: solo terzo Martinenghi
- Curtis ormai non è più una sorpresa: altri due ori
- Mora fa sul serio: pass centrato sui 50 dorso
- Miressi e Burdisso bene, stupisce Elena Capretta
Cerasuolo boom nei 50 rana: solo terzo Martinenghi
La sorpresa arriva poco dopo, quando nei 50 rana maschili arriva l’ennesimo stop per Nicolò Martinenghi: l’olimpionico arriva addirittura terzo nella finale vinta da Simone Cerasuolo, che con 25”77 trova il titolo e anche il pass diretto per Budapest. Secondo posto per Ludovico Viberti (25”88), anche lui sicuro di andare in Ungheria, mentre Martinenghi (terzo con 26”07), pur centrando il limite dei 26”09 previsto per qualificarsi per la rassegna iridata, potrebbe restare fuori (è comunque qualificato nei 100).
Curtis ormai non è più una sorpresa: altri due ori
Sara Curtis è considerata (a ragione) una delle atlete più interessanti del panorama nazionale, tra quelle certo destinate ad avere maggiori prospettive di crescita. A Riccione impressiona per facilità di nuotata e capacità di incidere ad ogni braccia: dopo aver dominato nella prima giornata nei 50 dorso, centrando il proprio primato personale e il tempo per assicurarsi il pass per i Mondiali, nella seconda giornata ottiene altri due ori.
Il primo arriva nei 100 dorso (dove non gli basta fare il miglior tempo personale in 57”17, un secondo più veloce rispetto al precedente, per ottenere il tempo per Budapest per soli 18 centesimi), il secondo nei 100 stile, una delle gare più attese, dove con 52”37 avvicina la miglior prestazione di sempre in vasca corta di Federica Pellegrini (52”10) staccando però un altro pass per i Mondiali in terra ungherese.
Sofia Morini manca il tempo per soli 16 centesimi, ma considerando anche l’ottimo tempo di Chiara Tarantino per l’Italia le prospettive di ben figurare nella staffetta sono decisamente allettanti.
Mora fa sul serio: pass centrato sui 50 dorso
Già nelle tre tappe di Coppa del Mondo in Asia aveva mandato segnali, ma quelli che arrivano da Riccione sono tutt’altra cosa: Lorenzo Mora trionfa letteralmente nella finale dei 50 dorso, centrando anche il tempo per qualificarsi ai Mondiali di Budapest, in programma dal 10 al 15 dicembre.
Il modenese vince con 22”89, tre decimi meno del tempo richiesto per la qualificazione al mondiale. Lazzari e Lamberti chiudono sul podio, ma con tempi superiori rispettivamente di due e tre decimi rispetto a quanto richiesto. Sarà una carta importante nella rassegna ungherese: Mora sta andando forte in questo autunno, e l’exploit finale potrebbe arrivare proprio nelle acque magiare.
Miressi e Burdisso bene, stupisce Elena Capretta
Alessandro Miressi si prende la vittoria nei 100 stile senza strafare e senza riuscire a ottenere il tempo minimo per Budapest, ma offrendo comunque segnali importanti (bene anche Giovanni Carraro e Leonardo Deplano, distanti pochi centesimi). Nei 200 farfalla si rivede Federico Burdisso, che nuota un secondo e mezzo sopra il tempo richiesto. Nei 100 farfalla donne impressiona Elena Capretta: il 56”53 è appena sopra il pass per i Mondiali, ma è sufficiente per ritenere che alla fine possa comunque bastare per finire nel novero dei protagonisti della gara in terra magiara.