Inizio di stagione non certo esaltante per l’Aston Martin che fino al Gp di Imola non aveva ancora raccolto nemmeo un punto.
Nel primo Gp “europeo” invece, il team britannico con sede a Silverstone, è riuscito ad andare a punti collezionandone ben cinque: quattro con Sebastian Vettel e uno con Lance Stroll. Certo non basta questo mini exploit per considerare felice questo inizio di campionato del mondo. Partita con grandi ambizioni, l’Aston martin soffre parecchio il così detto porpoising, ovvero il saltellamento della vettura nei lunghi rettilinei.
Ad onor del vero anche i punto trovati sul circuito del Santerno sono in parte dovuti anche ad eventi fortunosi come le condizioni della pista, il ritiro di Fernando Alonso e il contatto al via tra Daniel Ricciardo e Carlos Sainz. Ecco perchè l’impressione che attualmente si percepisce della AMR22 è quella che per figurare in top-10 ci sia bisogno di forfait altrui.
“Prima di sbloccare il nostro potenziale al completo, dobbiamo prima cercare di risolvere il problema del porpoising“, ha detto il il team principal Mike Krack ai giornalisti, evidenziando un tema che sta affliggendo anche la Mercedes.
“È una barriera virtuale ed è il nostro problema principale. Mi auguro che tra un paio di gare la vettura possa rispondere meglio, ma da parte mia sarebbe stupido fissare il Gran Premio della svolta, perché porteremo aggiornamenti, ma poi hai sempre bisogno di capirli e farli funzionare. Poi per esempio devi considerare altri dettagli incontrollabili come la pioggia o qualsiasi altro evento per il quale, non possiamo vedere se funzionano. In questo modo creiamo solo aspettative che rischiamo di deludere, è meglio non specificare per quale evento porteremo aggiornamenti. Abbiamo un progetto, ma adesso è inutile entrare nei dettagli”
