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Atalanta, Gasperini e la verità su Lookman, il sogno scudetto e i messaggi d'addio

Il tecnico della Dea ritiene di aver evitato un teatrino dopo il rigore sbagliato dal nigeriano e fa capire che a fine stagione potrebbe lasciare

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

La bufera che ha scatenato con quella frase su Lookman “peggior rigorista mai visto” non l’ha scalfito più di tanto. Giampiero Gasperini, alla vigilia della gara con l’Empoli, torna sulla vicenda con grande nonchalance e si dice sorpreso per tanto clamore ma lascia tutti a bocca aperta proprio alla fine della conferenza, quando fa capire che il lunghissimo matrimonio con la Dea potrebbe essere agli sgoccioli.

Gasperini: la moglie, l’amante e il divorzio

Era lo scorso maggio quando Gasp, con ancora la coppa dell’Europa League in mano, lanciò la pietra nello stagno parlando del suo futuro: “Sono in una situazione in cui hai una moglie con tre figli ma trovi una donna bellissima che ti corteggia”. Quella “donna” era il Napoli che poi sarebbe andato a Conte, ma Gasp scelse la fedeltà alla moglie.

Anche i grandi amori però finiscono, così oggi il tecnico della Dea, parlando di traguardi importanti, si lascia scappare: “Ho poco tempo per fare questa cosa, forse è l’ultima occasione. Giustamente, come è stato detto c’è un inizio e una fine, vedremo a fine anno se andare a scadenza o di interrompere già a fine stagione“.

Il tecnico crede ancora allo scudetto

Un fulmine a ciel sereno dopo che fino a poco prima aveva parlato apertamente di scudetto: “Ci sono 13 partite, dobbiamo credere di fare ciò che sembra impossibile fare. Solo se ci credi veramente puoi crederci. Se ritieni che sia impossibile raggiungere lo scudetto sì, se ritieni che sia impossibile raggiungere la Champions sì. Adesso ci sono 13 partite, possiamo giocare con una continuità diversa, contiamo di ripartire bene anche a livello di risultati, l’importante è crederci, anche quando sembra impossibile”.

Il caso-Lookman e l’ultima replica

Impossibile non parlare di Lookman dopo quanto accaduto: “Ha avuto un impatto straordinario, tutto quello è nato dopo…la mia non voleva essere una frase offensiva. Ieri abbiamo avuto in Udinese-Lecce quello che poteva essere un teatrino in mondovisione, per fortuna ci sono stati ragazzi che hanno lasciato perdere. Avrei voluto che un giocatore forte come lui avesse fatto un gesto nei confronti di De Ketelaere dicendo “dai tieni la palla, buttala dentro”. Può diventare un rigorista, sarebbe una capacità realizzativa ulteriore.

Ma ho quasi la sensazione che ci sia la volontà che l’Atalanta venga descritta che sia così, tutto per aria, la realtà è un po’ diversa. Parlo sempre di fronte a tutta la squadra, è una cosa che non ha mai sfiorato la società. Il giocatore si è sentito offeso, ma non volevo offendere nessuno. Secondo me è andata bene così perché non c’è stato nessuno teatrino, mi fa piacere quanto sia accaduto con l’Udinese, quello che hanno fatto giocatori e mister. Lookman col Brugge è entrato in un modo straordinario, il suo gesto anche se generoso, non cambia quella che è la mia idea”.

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