Che succede a Carlos Alcarez? Approdato a Buenos Aires con l’obiettivo di difendere il titolo conquistato lo scorso anno al suo debutto all’Open di Argentina, la sua corsa si è fermata in semifinale contro il cileno Nicolas Jarry. Il numero 2 del mondo è in crisi? Al contrario di un Sinner sempre più in rampa di lancio, lo spagnolo sembra stia vivendo un momento di involuzione.
- Atp Baires: Alcaraz flop, il murciano si ferma in semifinale
- Alcaraz e una crisi iniziata proprio dopo il trionfo a Wimbledon
- I numeri della crisi di Alcaraz e la sua delusione: Sinner in agguato
Atp Baires: Alcaraz flop, il murciano si ferma in semifinale
Il ventenne Alcaraz sembrava potesse avere vita facile nel torneo sudamericano, invece è stato mandato al tappeto da Nicolas Jarry nella semifinale dell’Atp 250 di Buenos Aires. Il ko è arrivato dopo un’ora e 58 minuti di gioco (7-6 (2) 6-3), con il cileno che ha sempre avuto il match sotto controllo. Sorprende la trasformazione in negativo di Alcarez: dov’è finito quel fenomeno che aveva incantato il mondo riuscendo anche a conquistare Wimbledon?
Alcaraz e una crisi iniziata proprio dopo il trionfo a Wimbledon
Riavvolgiamo il nastro allo scorso luglio, quando Carlos Alcaraz superò Novak Djokovic – re incontrastato del terzo torneo del Grande Slam in ordine di tempo – in un’epica finale del torneo di Wimbledon. Fu un vero e proprio scontro generazionale tra il nuovo che avanza e chi ha scritto (e continua a scrivere) la storia del tennis. Ecco, da quel momento lo spagnolo, che pareva avere la strada in discesa, si è visto soltanto a tratti. Lampi. In Argentina la dimostrazione della sua crisi. Perché in tutta la rassegna Alcaraz non ha brillato. E ha dato anche segnali preoccupanti di nervosismo.
I numeri della crisi di Alcaraz e la sua delusione: Sinner in agguato
L’ultima volta che Alcaraz ha raggiunto una finale risale a sei mesi fa, a Cincinnati. Da allora sette tornei in cui mai è riuscito ad approdare nell’ultimo atto di una competizione. Non solo: il murciano ha preso parte a nove tornei senza mai vincere, fallendo anche un 250 sulla terra battuta, che è la sua superficie. “È una sconfitta che mi ha fatto molto male. Ho giocato contro giocatori abbastanza scomodi e con tanti alti e bassi che non posso permettermi in futuro” ha commentato Alcaraz. La sua crisi rischia di rivelarsi un clamoroso assist al nostro Jannik Sinner, da lunedì numero 3 al mondo e reduce dallo storico successo all’Australian Open (oggi si gioca la finale dell’Atp di Rotterdam con De Minaur). Chissà che, prima o poi, all’altoatesino non riesca il sorpasso.