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ATP Finals, Bolelli e Vavassori sembrano un doppio Sinner: debutto da urlo e a Bopanna saltano i nervi

Prima da sogno per la coppia azzurra nel torneo di doppio: 6-2 6-3 in appena 56' a Ebden e Bopanna, che nel finale litiga con l'arbitro. Prestazione super degli azzurri a Torino.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Dopo quello di Jannik Sinner, capace di travolgere Alex de Minaur nella prima partita del torneo di singolare, un altro debutto da urlo alle ATP Finals per i colori italiani. Merito della coppia d’oro del doppio, Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che ha letteralmente annichilito gli spauracchi Rohan Bopanna e Matthew Ebden, l’indiano e gli australiano che avevano frantumato il loro sogno di conquistare gli Australian Open. Stavolta non c’è stata partita: hanno stravinto gli italiani.

ATP Finals, che partita per Bolelli e Vavassori

Una vittoria ottenuta in appena 56 minuti. I due azzurri hanno fatto il break al secondo gioco del primo set e poi hanno allungato con decisione, scappando via fino al 5-1. Dopo aver mancato una prima occasione sul servizio degli avversari, Bolelli e Vavassori hanno chiuso il primo parziale sul loro turno di battuta: 6-2. Le ottime percentuali al servizio sono proseguite nel secondo set, dove è bastato un break per spuntarla sul 6-3. “Senza parole: li abbiamo commentati spesso, ma stasera hanno giocato davvero una partita perfetta”, il commento di un estasiato Paolo Bertolucci ai microfoni Sky.

Gli avversari: Bopanna litiga con l’arbitro

Lo strapotere di Bolelli e Vavassori, che di fatto hanno dominato dal primo all’ultimo scambio, ha fatto saltare i nervi persino a un campione mite e intramontabile come Bopanna. L’indiano, forse a causa della frustrazione, ha finito col litigare con l’arbitro nelle fasi finali del secondo set. “Non tocca a lui rispondere”, si è rivolto al giudice di sedia indicando Bolelli. Ma l’arbitro lo ha rassicurato con un sorriso e non ha prestato fede alle sue (infondate) rimostranze.

Vavassori, orgoglio di Torino: “C’eravamo allenati”

Tutt’altro umore, ovviamente, tra i due azzurri, che nel prossimo incontro – mercoledì – affronteranno i vincitori dell’altro confronto, la coppia tedesca formata da Kevin Krawietz e Tim Puetz. “Il servizio ci dà grande fiducia in vista della prossima partita”, le parole di Vavassori ai microfoni Sky. “Sono molto contento di come sono sceso in campo, ero ‘cattivo’ al punto giusto. È un anno che stiamo dedicando 30-40 minuti di ogni allenamento alla risposta e questo sta pagando. Ebden è uno dei migliori al mondo al servizio, ma abbiamo risposto alla grande. Cos’altro dire? Ha parlato il campo”.

Il ‘prof’ Bolelli: “Alla Davis vogliamo esserci anche noi”

Più che soddisfatto pure il “professor” Bolelli: “Meriti a un Vavassori maestoso, è partito a palla con due risposte lungolinea al secondo game, abbiamo breakkato e ci siamo sciolti un po’. C’era un minimo di tensione alla vigilia, ma avevamo gran voglia di scendere in campo. Abbiamo concesso poco, provando a servire il meglio possibile, davanti a un pubblico molto carico. La Davis? Facciamo il nostro, siamo venuti qui per far bene e vogliamo godercela. Ci farebbe piacere esserci anche la prossima settimana – la chiosa di Bolelli – e Volandri lo sa”.

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