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Atp Finals, il dramma di Berrettini e l’attesa di Sinner: il regolamento

Matteo è aggrappato all'esito degli esami dopo l'infortunio contro Zverev: l'altoatesino è pronto a subentrare, ma per le semifinali servirebbe un miracolo.

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Per Matteo Berrettini quella di lunedì 15 novembre sarebbe dovuto essere il day after del giorno più atteso, quello del debutto nelle Atp Finals da giocare in casa, al Pala Alpitour di Torino.

E invece si è trasformato in quello della frustrazione per il dramma dell’infortunio agli addominali subito in avvio del secondo set contro Alexander Zverev e di conseguenza in quello della speranza per l’esito degli esami ai quali il tennista romano si sottoporrà per capire la natura del problema.

Atp Finals, Matteo Berrettini tra dramma e speranza

Le opzioni sul tavolo sembrano essere ben poche. Contrattura o stiramento. La possibilità che si tratti della prima opzione sembra essere sfumata quando, tornato in campo dopo l’injury time, Berrettini si è arreso dopo aver giocato un solo punto, avvicinandosi alla rete per certificare il ritiro e meritarsi il sincero abbraccio di Zverev, che ha pure oltrepassato la propria metà campo per partecipare al dramma sportivo dell’amico-collega in lacrime.

Il dolore non è passato neppure dopo l’intervento del fisioterapista, quindi il timore che si tratti di qualcosa di serio è fondato pensando anche che Matteo Berrettini aveva subito lo stesso infortunio ad inizio stagione in Australia. Un guaio fisico che fa implicitamente parte delle caratteristiche del numero sette del mondo, che chiede molto al proprio fisico in battuta e alla risposta.

Atp Finals, Jannik Sinner è pronto

Ma non si sa mai e in attesa dell’esito degli esami si può solo constatare che, dopo aver combattuto alla pari con Zverev per un set ed avere anche avuto un set point, Berrettini avrebbe potuto giocarsi le proprie carte anche contro Stefanos Tsitsipas e contro Hubert Hurkacz.

Quel che è certo è che, anche qualora Matteo dovesse alzare bandiera bianca, l’Italia non resterà senza rappresentanti alle Finals perché la prima riserva è Jannik Sinner.

Per il talento di San Candido, che è già a Torino, si tratterebbe del più amaro dei debutti al Masters sostituendo l’amico Matteo, ma lo sport si sa è senza pietà.

Certo, per Jannik le speranze di agguantare un posto in semifinale sarebbero molto basse, perché se ad un tennista che a 20 anni è capace di vincere quattro tornei in una stagione, nulla può essere precluso, il destino degli alternates (le riserve) alle Finals è al tempo stesso dolce e crudele, in particolare per chi subentra a partire dalla seconda giornata.

Atp Finals, cos prevede il regolamento nel caso dei subentri

Detto, infatti, che negli ultimi 25 anni ben in dieci occasioni la prima riserva è effettivamente entrata in gara alle Atp Finals, in caso di parità di punti tra due tennisti il secondo criterio decisivo per la qualificazione secondo il regolamento è quello che riguarda il numero delle partite giocate, che per Jannik saranno ovviamente solo due: per il “miracolo”, qundi, Sinner, dovrà evitare la parità con gli avversari, vincere entrambe le gare contro Tsitsipas e Hurkacz, possibilmente senza perdere set, e sperare che Zverev faccia il pieno.

Una missione quasi impossibile, ma è chiaro che a Jannik, considerando il contesto e il gap di esperienza, si chiederebbe solo di ben figurare e magari di fare le prove generali in vista dei prossimi anni, quando dal campioncino di San Candido ci si aspetta una presenza fissa alle Finals.

Berrettini ko, Italia nei guai per la Coppa Davis

L’infortunio di Berrettini potrebbe comunque creare seri problemi collaterali. In primo luogo per lo stesso Matteo, che in caso di lungo stop potrebbe vedere compromessa la propria preparazione fisica in vista della prossima stagione, ad appena due mesi dal primo Slam del 2022, in Australia, e poi anche per il neo capitano dell’Italia di Coppa Davis Filippo Volandri.

Dopo le Finals, infatti, l’appuntamento conclusivo della stagione tennistica sarà la Coppa Davis e Berrettini era ovviamente il leader della squadra azzurra in vista dei match contro Colombia e Stati Uniti, in programma sempre a Torino tra il 26 e il 28 novembre.

Volandri dovrà quindi scegliere il sostituto di Matteo, che potrebbe essere Gianluca Mager, con a quel punto Fabio Fognini e Sinner (o Musetti) singolaristi e il ligure doppista con Lorenzo Sonego a meno che il tecnico livornese non decida di puntare su un doppista puro come l’esperto Simone Bolelli.
 

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