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ATP Finals, Sinner esalta Bertolucci e Panatta: l'urlo di Paolo e la nuova profezia di Adriano su Jannik

I due protagonisti della Davis vinta nel 1976 divisi nella telecronaca e uniti nella gioia: Bertolucci su Sky e Panatta sulla Rai celebrano l'ennesima, clamorosa impresa di Jannik.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Jannik Sinner trionfa e quei due “mattacchioni” di Paolo Bertolucci e Adriano Panatta se la ridono in diretta. Divisi nella telecronaca – uno su Sky, l’altro sulla Rai – ma uniti dalla felicità per la nuova, clamorosa impresa del rosso di San Candido, i due protagonisti del successo azzurro in Davis nel 1976 sono letteralmente impazziti durante e dopo la finale delle ATP Finals, a Torino. Sinner campione del Masters per la prima volta, nel primo trionfo “casalingo” della sua carriera.

Sinner batte Fritz, l’esultanza di Bertolucci

Già negli ultimi scambi della finale con Fritz, Bertolucci ha iniziato a esaltarsi. Dopo un punto epico di Jannik – l’ennesimo – è scattato quasi inevitabile l’urlo: “Ma vieni, ma vieni!”. E ancora: “Ma che cos’ha fatto? Cos’ha fatto”. Gioia, stupore e ammirazione, per giunta, condivisi col compagno di telecronaca, Luca Boschetto. Più seriosa l’analisi di Bertolucci a fine match: “Ci porta sulla luna con lui. Abbiamo trovato un profeta. Questo successo è di inestimabile valore per lo sport italiano e per il tennis. Non c’è obiettivo che gli sia precluso e qualora non ci riuscisse, ci andrebbe comunque vicino”.

Anche Panatta al settimo cielo per Jannik

Sulla Rai, invece, la gioia di Panatta: “Sinner tira molto più forte di Federer e Nadal, ma anche di Fritz e degli altri. L’evoluzione del tennis va verso la violenza di tutti i colpi”. E anche: “Jannik ti leva proprio la voglia di giocare. Serena Williams mi ha detto che avrebbe voluto avere il dritto di Sinner e io le ho detto ‘no guarda, meglio il rovescio’. È molto meglio, lo assicuro. Il dritto fa più impressione, ma di rovescio non sbaglia mai“. Non è finita: “In finale ha giocato un match perfetto. L’unico timore era il servizio di Fritz e invece Jannik ha fatto meglio di lui e in un’ora e 24 minuti ha chiuso la pratica”.

Sinner, spunta la (nuova) profezia di Panatta

Famoso per le sue “profezie”, tutte azzeccate, Panatta alla Domenica Sportiva ha poi vaticinato l’imbattibilità di Jannik: “Ho detto scherzando che servirebbe cercare un avversario in un’altra galassia, sulla Terra non c’è nessuno che può impensierirlo. In questi 50 anni di tennis non ho mai visto uno strapotere così evidente rispetto agli avversari. Sinner, semplicemente, non può perdere anche perché ha una tenuta nervosa straordinaria per la sua età. E ha ancora margini di miglioramento. Non ha perso un set, per me è un alieno e viene da un’altra galassia. Ce lo meritiamo uno così, a volte mi sconcerta quando lo vedo: la sua violenza non è umana”.

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