Non poteva esserci esordio migliore per Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino. L’azzurro, subentrato in corsa dopo l’annuncio del ritiro dal torneo da parte di Matteo Berrettini (infortunatosi due sere fa all’addome contro Zverev), ha superato brillantemente il polacco Hubert Hurkacz.
Il giovane di San Candido, autore di un eccellente 6-2, 6-2, è riuscito così non solo a far dimenticare ai tifosi nostrani la rinuncia (forzata) del numero uno d’Italia ma anche a vendicare la sconfitta rimediata in primavera a Miami proprio dal numero 9 del mondo, bravo in quell’occasione a battere 7-6, 6-4 l’allievo di Riccardo Piatti.
La freddezza di Sinner nel primo set
Nel primo parziale la tensione sembra avere la meglio sui due contendenti che concedono entrambi parecchio nei rispettivi turni di servizio.
Sinner però, quando è costretto a difendere la propria battuta, ricorrendo a tutta la propria freddezza, respinge sempre in modo egregio le velleità avversarie, missione questa in cui invece non ha successo Hurkacz.
Il polacco infatti si fa brekkare sia nel terzo che nel quinto game, défaillance queste che lasciano campo aperto all’azzurro permettendo a quest’ultimo di chiudere il primo set 6-2 grazie a un parziale di 5 giochi a 1.
Sinner cinico nei momenti chiave
Il secondo set segue sostanzialmente il copione del primo visto che, ancora una volta nel terzo game, Sinner sale in cattedra brekkando il polacco e issandosi su un 2-1 che di fatto affossa le speranze del numero 9 del mondo.
Costui infatti non ha più occasione per strappare il servizio all’altoatesino il quale, da parte sua, non si fa sfuggire la possibilità di brekkare a zero l’avversario nel settimo game e, dopo poco, andare ad archiviare la pratica col secondo e decisivo 6-2.
La situazione di Sinner nel Gruppo Rosso
Sinner dunque vendica nel migliore dei modi la bruciante sconfitta rimediata qualche mese fa da Hurkacz a Miami e da domani penserà a come battere il numero 2 del mondo Daniil Medvedev in un match chiave per il passaggio del turno.
Col successo (dedicato a Matteo Berrettini) ottenuto oggi infatti l’allievo di Riccardo Piatti è ancora in corsa per qualificarsi alla fase successiva delle Finals, un traguardo che non sarà facile da tagliare data la levatura del moscovita classe 1996.
A prescindere però da come andrà contro il russo, Sinner (più giovane tennista da Del Potro nel 2008 a disputare l’atto conclusivo della stagione ATP) si porterà nel cuore le emozioni e la spinta ricevuta dal PalaAlpitour, impianto in cui, con la vittoria ottenuta stasera, il bolzanino è già riuscito a centrare un duplice obiettivo: rientrare tra i primi dieci del mondo e diventare la prima riserva da dieci anni a questa parte a vincere una gara delle Finals.