Un calendario frenetico di cui si lamentano spesso gli atleti ma al momento non sembra esserci una soluzione. Il mondo del tennis continua a fare i conti con una serie infinita di impegni a cui gli stessi protagonisti però decidono di accettare, a volte anche mettendo a rischio la propria salute. E’ questo uno dei rischi di cui si parla in queste ore dopo la finale di Sinner e Alcaraz a Pechino (che ha visto lo spagnolo trionfare al terzo set).
- Sinner e Alcaraz: polemiche per il calendario
- ATP pronta a cambiare il calendario
- Calendari e stress: la protesta degli atleti
Sinner e Alcaraz: polemiche per il calendario
Una finale intensa quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz al torneo di Pechino. Alla fine ha avuto la meglio ancora una volta lo spagnolo che è avanti nei confronti diretti in generale ed è 3-0 nel corso di questa stagione. Alla fine del match dopo l’impegni previsti, i due hanno deciso di viaggiare insieme in direzione Shanghai dove è già in corso il Masters 1000 cinese, con tanto di storia e foto di rito pubblicata sui social. I due saranno presto di nuovo in campo ma già divampa la polemica per il pochissimo tempo a disposizione per recuperare dopo le fatiche della finale a Pechino.
A lanciare l’allarme è uno dei giornalisti al seguito del circuito ATP, Josè Morgado, che sulla propria pagina Twitter scrive: “Sia Carlos Alcaraz che Jannik Sinner dovranno giocare le prime partite a Shanghai a meno di 48 ore di distanza dalla finale di Pechino. Si tratta di una situazione non salutare e quasi patetica per il mondo del tennis”.
ATP pronta a cambiare il calendario
Le polemiche però potrebbero spegnersi subito con l’ATP e l’organizzazione del torneo cinese che potrebbero apportare subito una modifica al calendario del torneo. Alcaraz e Sinner, da programma, dovrebbero scendere in campo nella giornata di venerdì: lo spagnolo contro il padrone di casa Shang, mentre per l’altoatesino ci sarà la sfida contro il giapponese Taro Daniel. Gli organizzatori però potrebbero far slittare il loro esordio alla giornata di sabato ma poi sarebbero costretti, in caso di vittoria, a tornare in campo già domenica con meno di 24 ore di riposo e di recupero.
Calendari e stress: la protesta degli atleti
Carlos Alcaraz ha affrontato il discorso calendari nella sua prima conferenza stampa a Shanghai provando però a smorzare le polemiche: “I calendari sono fittissimi e l’unica cosa fare è abituarsi. Ieri abbiamo finito intorno alle 8.30-9 e non avevo tempo dopo di fare altro. Eravamo al club con tutte le borse perché dovevamo correre per prendere il volo e venire qui. Abbiamo giusto il tempo di abituarci alle condizioni ed essere pronti per il primo match. E’ una situazione molto complicata ma possiamo solo provare ad abituarci”.