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Australian Open al via: Sinner e gli altri italiani in tabellone, favoriti, assenti e copertura tv

A Melbourne scatta il primo slam della stagione. Sinner candidato numero uno a spodestare dal trono Novak Djokovic, ma occhio ad Alcaraz, Medvedev e Zverev.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Da stanotte si fa sul serio: a Melbourne scatta il primo slam della stagione, con tanti italiani pronti a fare le ore piccole per guardare da vicino le gesta di Jannik Sinner, il tennista che più di ogni altro nella storia della racchetta azzurra ha saputo infiammare e avvicinare stuoli di appassionati, pronto ad andare a caccia del primo trionfo in un torneo del circuito slam. In Australia l’occasione sarà ghiotta, perché dopo aver dimostrato nell’ultima parte del 2023 di essersi ormai elevato al rango dei migliori il tennista altoatesino è pronto a incassare il gettone, puntando a diventare il primo italiano a conquistare uno slam dopo Adriano Panatta (che vinse il Roland Garros nel 1976).

Sinner vuol fare come Djokovic nel 2023: vincere da testa di serie #4

Sinner aprirà il programma del campo centrale nella giornata inaugurale, affrontando l’ostico olandese Botic van de Zandschulp. Se si volesse però allargare il novero dei protagonisti, impossibile non partire da Novak Djokovic, che torna ad essere testa di serie numero 1 nel torneo australiano (lo scorso anno si presentò come 4 del seeding, vincendo il torneo: sapete per caso chi è la testa di serie numero 4 quest’anno?…).

Il serbo ha perso con de Minaur in United Cup dopo 43 vittorie consecutive ottenute in Australia, ma è pronto ad andare a caccia di altri record: punta a conquistare il 25esimo titolo slam in carriera, lui che ne ha 24 in bacheca, riaprendo la corsa al grand slam, cioè al proposito di vincere tutti e 4 i maggiori tornei dell’anno solare (due volte s’è fermato a tre, inclusa la stagione passata: gli è mancato l’acuto a Wimbledon, mentre nel 2021 perse agli US Open, entrambe le volte in finale). Il favorito numero uno rimane Nole, che due anni fa in Australia visse una situazione ai limiti dell’assurdo, confinato in hotel in attesa di sapere se avrebbe potuto scendere o meno in campo (permesso poi negato dal governo australiano).

Alcaraz e Medvedev in cerca di risposte. Zverev per stupire

Sulla carta il primo rivale dovrebbe essere Carlos Alcaraz. Che pure ha chiuso in calando il 2023 e che non sembra presentarsi al via del torneo in condizioni tali da potersi considerare tale. Alcaraz è giovanissimo (ha poco più di 20 anni), è stato semplicemente strepitoso nella prima parte dell’anno passato, culminata con il trionfo a Wimbledon, poi ha avuto un calo fisiologico e ora deve ritrovare la continuità perduta.

Forse un po’ più solido lo è Daniil Medvedev, testa di serie numero 3, che ha ammesso di voler provare a fare strada in un torneo dove è stato due volte finalista, senza però mai riuscire ad alzare il trofeo, battuto una volta da Djokovic e un’altra da Nadal. Da tenere in debita considerazione c’è Alexander Zverev, che ha ormai superato pienamente il problema alla caviglia accusato al Roland Garros 2022 contro Nadal.

Nadal e Kyrgios, i grandi assenti. Dimitrov e de Minaur, mine vaganti

A proposito di Rafael Nadal: era uno dei protagonisti più attesi, pronto al rientro dopo un anno di stop, ma s’è dovuto arrendere a pochi giorni dal via per l’ennesimo infortunio all’anca (stavolta s’è trattato di uno strappo muscolare) rimediato nel quarto di finale di Brisbane contro Thompson. A Melbourne però ci saranno praticamente tutti i migliori interpreti al mondo: Kyrgios è l’altro big che ha dovuto dare forfait (commenterà in tv le gare con Boris Becker, col quale non è che scorra buon sangue…), per il resto non c’è nessuna assenza eclatante.

Se poi si vuol provare a scommettere su due nomi non così accreditati, eccovi serviti: uno è quello di Grigor Dimitrov, appena tornato a vincere un torneo ATP a Brisbane dopo 5 anni. L’altro è Alex de Minaur, idolo del pubblico locale (orfano di Kyrgios), che di tanto in tanto ha mostrato lampi di classe assoluta.

La pattuglia italiana: in 7 a caccia di un sogno

La pattuglia italiana vedrà al via 7 giocatori. Detto di Sinner, che ha ambizioni serie di vittoria, ci sono due giovani come Lorenzo Musetti (testa di serie 25) e Matteo Arnaldi che proveranno a fare tanta strada, magari spostando l’asticella fino alla seconda settimana (cioè centrando gli ottavi). Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini hanno bisogno di ritrovare continuità: il primo di risultati, il secondo di rendimento, nel senso che arriverà a digiuno di partite (peraltro affronterà subito Tsitsipas, brutto cliente) e dovrà testare la sua reale condizione. Dalle qualificazioni sono arrivati Flavio Cobolli e Giulio Zeppieri, che il loro lo hanno già fatto ma che adesso hanno l’opportunità di giocarsi le loro chance senza troppi assilli.

Montepremi ricchissimo. La copertura televisiva e streaming

Da quest’anno gli Australian Open si disputano su 15 e non più 14 giorni, cosa che da qualche addetto ai lavori “vecchia maniera” non è stata recepita con grande soddisfazione. Il motivo però è da ricercare anche nel “potere” che il torneo australiano ha raggiunto, naturalmente ben identificato dal montepremi salito del 13% rispetto ai 58 milioni di euro della passata edizione.

Sarà possibile seguire tutte le gare principali del primo slam della stagione sui canali Eurosport 1 ed Eurosport 2, presenti anche nel bouquet Sky e Dazn. In streaming sarà possibile seguire le sessioni (che iniziano intorno alle 1.30 italiane, fino alla tarda mattina) anche su Discovery+, SkyGo, NowTV e Timvision.

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