Dopo aver faticato più del previsto nei primi due turni, nei match contro Thomas Machac e Jiri Lehecka Novak Djokovic sembra essere tornato all’asta versione schiacciasassi, liquidando i due giocatori cechi senza perdere nemmeno un set e approdando dunque all’attesissimo quarto di finale contro Carlos Alcaraz.
Se in campo sembra proseguire tutto alla perfezione per Nole, fuori è sorta invece una polemica tra lui e Tony Jones di Channel 9, che aveva schernito in diretta tv il serbo e i suoi tifosi, portando poi Djokovic a saltare la consueta intervista post partita direttamente in campo, esigendo di ricevere le scuse dall’emittente televisiva e dal giornalista. Sulla polemica si è espresso a ESPN anche l’allenatore di Jannik Sinner Darren Cahill, il quale si è schierato dalla parte del 24 volte campione slam, attaccando Tony Jones.
- Cahill si schiera con Djokovic: “Tony Jones è stato inappropriato”
- Gli insulti di Tony Jones e la presa di posizione di Djokovic
- Quarto da sogno tra Djokovic e Alcaraz
Cahill si schiera con Djokovic: “Tony Jones è stato inappropriato”
Nella polemica tra Novak Djokovic e Tony Jones Darren Cahill non ha alcun dubbio su con chi schierarsi. In un intervento a ESPN, l’allenatore di Jannik Sinner ha appoggiato infatti la scelta di Nole di non fermarsi per l’intervista in campo, bacchettando il giornalista di Channel 9: “Tony Jones conduce anche un programma ironico di calcio che è molto popolare qui. Lavora nel settore da tanto tempo ormai. Sono sicuro che il suo obiettivo fosse quello di risultare divertente ma è stato inappropriato.
E non biasimo Novak per essersi offeso. Soprattutto dopo quello che Novak ha dovuto affrontare qui nel 2022 considerando quanto è stato trattato male. Penso che abbia tutto il diritto di esigere delle scuse e che il suo atteggiamento in campo abbia perfettamente senso”.
Gli insulti di Tony Jones e la presa di posizione di Djokovic
Dopo aver abbandonato a sorpresa il campo senza rilasciare un’intervista a Jim Courier in seguito al successo su Jiri Lehecka, Djokovic ha poi spiegato il perché del proprio comportamento: “Un paio di giorni fa un giornalista sportivo famoso che lavora per Channel 9, il broadcaster ufficiale dell’Australia, ha preso in giro dei tifosi serbi e ha anche espresso insulti e commenti offensivi nei miei confronti. Non si è mai scusato pubblicamente né lo ha fatto Channel 9. Quindi visto che loro sono il broadcaster ufficiale, ho deciso di non rilasciare interviste per Channel 9.
Non ho niente contro Jim Courier né contro il pubblico australiano. E’ stata una situazione molto imbarazzante per me in campo ma quello non era il posto per spiegare i motivi. Lascio che sia Channel 9 a gestire la situazione come meglio crede. Se mi vogliono multare mi sta bene, ma era una cosa che andava fatta”.
A far scaturire questa reazione di Nole sono state le parole di Tony Jones nel corso di un collegamento da Melbourne Park, in quel momento invaso dai sostenitori di Djokovic, ha preso in giro i tifosi serbi e commentato in maniera infelice Novak: “Djokovic è un sopravvalutato, cacciatelo fuori”.
Quarto da sogno tra Djokovic e Alcaraz
La polemica con Tony Jones comunque non sarà certamente il primo pensiero di Djokovic al momento. Per quanto infastidito dalle infelici uscite del giornalista, Nole è probabile che sia già con la testa all’attesissimo quarto di finale in programma martedì 21 gennaio contro Carlos Alcaraz.
I due sono considerati i principali – se non gli unici – possibili rivali di Sinner alla conquista dell’Australian Open e si sfideranno per l’ottava volta in carriera (quattro a tre per il serbo il bilancio dei precedenti), la quarta a livello slam, dove gli scontri invece sorridono allo spagnolo, avanti per due a uno.