Il primo slam da madre, e in generale il primo dagli US Open del 2022, di Naomi Osaka è già giunto al termine. Merito, o colpa – dipende dai punti di vista -, di una Caroline Garcia perfetta, che ha concesso poco o nulla e tolto spesso e volentieri il tempo alla sua avversaria aggredendola a ogni occasione buona.
Un ritorno tanto atteso
Il ritorno di Naomi Osaka è di per sé una bellissima notizia, partiamo da qui. Dopo i problemi emotivi avuto negli anni passati, l’ex n°1 WTA e quattro volte campionessa slam aveva raccontato mesi fa come la maternità le aveva fatto riscoprire quell’amore per lo sport a cui ha dedicato la sua vita. E vederla colpire forte come un tempo e lottare in campo su ogni punto non può che aver fatto piacere a tutti gli appassionati della racchetta.
Ovviamente la ruggine accumulata in un anno abbondante di assenza non si elimina in due match, quelli disputati dalla nipponica a Brisbane settimana scorsa, e di conseguenza non ci si poteva aspettare dalla Osaka chissà quale exploit agli Australian Open, torneo da lei vinto nel 2019 e nel 2021, soprattutto visto l’ostico primo turno che si è ritrovata ad affrontare. Nonostante la sconfitta in due set la prestazione della nipponica è stata comunque positiva e molto incoraggiante per il resto della stagione, dove si candida a tornare protagonista del circuito.
Il match: 1° set
Sia Osaka che Garcia partono molto bene al servizio, concedendo entrambe un solo 15 nei rispettivi primi due turni di battuta. Sembra il preambolo di un match molto equilibrato, ma nel quinto game la nipponica si fa rimontare e brekkare da sopra 40-15. Break che la transalpina riesce a mantenere fino alla fine nonostante i tentativi di rimonta di Naomi che, dopo aver annullato altre due chance di break, ritrova coraggio e obbliga prima l’avversaria a un lungo game ai vantaggi e poi a recuperare da 0-30 per chiudere il parziale sul risultato di 6-4.
Il match: 2° set
Il secondo set è invece molto più lineare. Entrambe tengono abbastanza agevolmente i rispettivi turni di battuta grazie a un ottimo rendimento al servizio – condito da 13 ace per Garcia e 11 per Osaka -, arrivando in breve a giocarsi il set al tiebreak, dove la francese alza il proprio livello e, a parte un errore nel quarto punto, non sbaglia più nulla chiudendo con un netto 7-2.
Ottima prestazione di Osaka, che però ha pagato a caro prezzo i pochi errori commessi. Merito di una Garcia in stato di grazia che vola così meritatamente al secondo turno degli Australia Open dove incontrerà Magdalena Frech, polacca n°69 della classifica WTA, con la quale non ci sono precedenti.