Il rocambolesco pareggio con il Pescara non è servito a calmare i tfosi del Bari che restano sul piede di guerra e continuano a contestare la società. Dopo la protesta in piazza di lunedì anche ieri sera fuori dalla location che ha ospitato la cena di Natale con gli sponsor è apparso uno striscione polemico con la scritta: «Sponsor complici» ma proprio in quella sede è arrivato un annuncio importante da parte del presidente Luigi De Laurentiis.
L’annuncio di De Laurentiis
Il primogenito del patron del Napoli ha rivelato il giorno dopo Bari-Pescara: “Sto lavorando per trovare quel socio estero che potrà affiancarmi, e questo diciamo è nell’imminenza, come dico nell’imminenza nel senso che stiamo lavorando come gruppo attraverso tutti i nostri contatti, stiamo intrattenendo anche dialoghi. Ma lo dico per trasparenza, perché è importante anche capire qual è il futuro. Io l’ho detto in conferenza stampa: noi per quest’anno il traguardo è di consegnare questa squadra, questo brand, dopo tanti anni di lavoro, anche a una realtà molto solida per arrivare in Serie A. Quindi questo è un qualcosa di concreto e importante».
Arrivare in serie A significherebbe forzatamente dover vendere, per la legge sulle multiproprietà che vieta di possedere due club nella stessa categoria: «Mi auguro che possa arrivare nell’arco di questo anno, di questo 2026 che arriva, importante perché dobbiamo costruire insieme un percorso, dobbiamo continuare a salire come abbiamo sempre fatto. E ci teniamo a condividerlo con voi – si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno – perché è importante che anche voi sappiate qual è l’azienda e dove sta andando, e questo è molto importante. Detto questo, ci tengo anche a dire che comunque poi alla fine tutto quello che si racconta… i nostri rapporti con le istituzioni, col Comune, sono ottimi. Siamo in grandissimi rapporti e questo è anche molto importante».
Lo sfogo del governatore Emiliano
Rapporti buoni fino a un certo punto, però, a sentire ol governatore uscente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che nei suoi anni da sindaco si dovette occupare in più di un’occasione delle vicende del club biancorosso e che si confessa a Repubblica Bari. «Io credo che siano maturi i tempi per la cessione della società. Gli attuali proprietari hanno fatto cose molto buone, restituendo al Bari la dignità perduta con il fallimento. Ma è evidente come la loro spinta propulsiva sia finita. Hanno perso mordente e concentrazione. Del resto, le loro migliori energie è inevitabile che le spendano per il Napoli, squadra leader in Italia e tra le più forti in Europa».
«Capisco il loro stato d’animo, perché rivendicano l’identità perduta. Il Bari per i baresi non è solo una squadra di calcio, ma un simbolo della città. Ed è giusto che tornino a sognare guardando la squadra del cuore. Non ho niente contro i De Laurentiis, ma io credo che nel calcio si possa amare solo a senso unico e non due squadre contemporaneamente». Il sindaco Leccese chiederà lumi al presidente Luigi De Laurentiis: «Conoscendo Vito Leccese, so già che manterrà la promessa. E se sarà necessario potrà anche contare sul mio support. io penso che la squadra di una città così bella e vitale possa essere appetibile anche per investitori internazionali. La nostra è una città da Coppa dei Campioni».
