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Basket Eurolega, Virtus Bologna-Olimpia Milano: Banchi e Messina si giocano tutto nell'euroderby

E' il momento del primo eurodebry della stagione: la Virtus Bologna ci arriva col vento in poppa, l'Armani Milano ha tremendamente bisogno di una svolta

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Umori contrapposti, destini paralleli. Perché Virtus e Olimpia vogliono entrambe la stessa identica cosa: vincere e correre, tanto in Italia quanto in Europa, sebbene la quotidianità racconti due mondi che non stanno andando di pari passo. Con Bologna che vive una dimensione nella quale magari nemmeno avrebbe mai pensato di ritrovarsi dopo tutte le turbolenze estive, e Milano che invece deve fare i conti con problemi diffusi, tra sconfitte e incomprensioni che sembrano non voler abbandonare la nave guidata da Ettore Messina.

Che stasera torna in Emilia con la consapevolezza di avere a che fare con un osso durissimo, perché Luca Banchi ha dato un’anima alla Virtus, e nella serata che segna il primo confronto in campo continentale tra le due portacolori italiane vuol mettere nuovamente l’accento sullo straordinario avvio di stagione delle Vu nere.

La Virtus è senza Mickey, Milano ha fuori solo Baron

L’unica “consolazione” per Milano è quella di sapere che stasera alla Segafredo Arena (palla a due alle 20,30, diretta su Sky Sport e Dazn) avrà praticamente a disposizione tutte le munizioni possibili, col solo Billy Baron ancora ai box, oltre a Kevin Pangos ormai confinato fuori dalle rotazioni.

Banchi invece ha perso Jordan Mickey proprio nell’ultimo appuntamento pre-derby, quello disputato sabato contro Treviso (vittoria netta per 91-77), e naturalmente deve fare a meno anche di Achille Polonara. Togliere Mickey alla Virtus non è cosa da poco, pensando anche alle rotazioni abbastanza limitate della formazione bolognese rispetto alla panchina un po’ più ampia di cui dispone l’Olimpia.

Ma alla fine i nodi dovranno tornare al pettine, con Bologna che in qualche modo parte con i favori del pronostico, non per altro per il fatto di poter sfruttare il fattore campo (ricordate la serie scudetto dello scorso giugno? Sempre rispettato, tanto a Milano quanto in Emilia) e soprattutto la grande spinta ricevuta dall’entusiasmante avvio di stagione in Eurolega. Dove solo lo Zalgiris al debutto e la corazzata Real nell’ultima sfida hanno saputo impedirle di prendere la consueta W di serata.

Banchi chiama Bologna a raccolta: “Il tifo può aiutare”

Banchi contro Messina è di per sé una sfida nella sfida. Due che si conoscono bene, seppur vengono da epoche un po’ differenti e con background a sua volta assai diversi. Banchi sin qui alla Virtus tutto ciò che ha toccato lo ha trasformato in oro, o qualcosa di molto simile.

“Quanto fatto fino ad oggi conterà poco, pensando anche alla particolarità della sfida contro una squadra che ha bisogno di ritrovare la giusta continuità e che per questo sarà ancora più pericolosa. Un derby, si sa, sfugge a qualsiasi pronostico: rispettiamo Milano, che peraltro contro Valencia ha dimostrato di non meritare affatto la posizione che occupa in classifica.

Le assenze di Polonara e Mickey ci obbligano a schierare quintetti non convenzionali, nel senso che dovremo trovare adeguate contromisure contro gente come Mirotic, Melli, Shields, Poythress e via dicendo, elementi non facili da arginare per via del vantaggio a livello fisico di cui dispongono. Dovremo sopperire alle mancanze con grande spirito di adattamento e voglia di combattere. I tifosi potranno essere la nostra arma in più e il calore del pubblico potrebbe consentirci di spingerci oltre i nostri limiti, vista la situazione di emergenza”.

Messina e l’aspetto mentale: “Verrà prima della tecnica”

Messina al solito ha preferito concentrare energie e attenzioni su ciò che dovrà fare Milano per evitare di capitolare di nuovo, cosa purtroppo vista di frequente in questo primo scorcio di campagna continentale. E della Virtus conosce vita, morte e miracoli, tanto da sapere quali potranno essere le chiave per batterla.

“Contro Bologna è sempre dura giocare, e quindi mi aspetto una partita difficile e piena di insidie. Loro hanno cambiato tanto, ma il nucleo “storico” è rimasto, con Shengelia, Hackett e Belinelli in grado sempre di fare la differenze. Banchi è stato bravo a dare alla squadra maggiore imprevedibilità, alternando io gioco interno e quello perimetrale.

Ci attende una battaglia, peraltro consapevoli che abbiamo più da perdere noi, vista la situazione di classifica che ci riguarda. Dovremo ritrovare la nostra essenza e dimostrare di saper reggere anche psicologicamente un confronto che si preannuncia al solito davvero complicato”.

Le scelte: occhio ai quintetti “non convenzionali” di Banchi

L’assenza di Mickey e le parole di Banchi sui quintetti “non convenzionali” hanno stuzzicato la curiosità di tanti addetti ai lavori: chi sostituirà nello starting five il lungo di Dallas? Se Dunston appare la soluzione più semplice e diretta, non è escluso che la Virtus possa cavalcare un quintetto con Shengelia da 5 e ben quattro esterni, così da aprire da subito il campo. C’è anche Cacok tra gli indiziati a prendere posto sotto la tabella, ma in generale qualcosa di inatteso Bologna potrebbe mandarlo a referto. Probabile che nei 12 ci sarà posto per Mascolo, con Menalo unico elemento destinato a sedere in tribuna.

L’Olimpia ha le idee chiare: fatta la lista, fatta la squadra, sperando però che Shields possa ritrovare la via del canestro con efficacia e che uno come Melli possa destarsi dopo un avvio di stagione davvero deludente. E che Mirotic, al solito, faccia il suo, come spesso e tanto bene ha dimostrato di saper fare. Perché i derby non si giocano: i derby si vincono.

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