Spalle al muro come adesso, l’Olimpia non lo è mai stata prima. Costretta a vincere con l’Anadolu Efes al Forum per non dover dar vita a una rivoluzione, con i play-off di Eurolega che prenderebbero altre strade e comincerebbero a diventare un puntino sfocato all’orizzonte.
Milano non può più sbagliare: contro gli ex campioni d’Europa, rimasti orfani delle loro frecce più appuntite (Micic e Vezenkov, sbarcati in NBA), l’Olimpia si gioca una fetta importante del suo futuro. Anche perché la sconfitta nel derby di Bologna ha lasciato strascichi: perdere di nuovo contro i turchi (palla a due alle 20,30, diretta Sky Sport Arena e Dazn) potrebbe rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso.
- Le note dolenti: difesa troppo fragile, attacco poco incisivo
- La ricetta di Messina: aiutarsi a vicenda
- Efes, il pericolo oggi è Larkin. Hines tocca quota 400
Le note dolenti: difesa troppo fragile, attacco poco incisivo
Sotto accusa ci sono finiti tutti, anche Ettore Messina, che da mago e stratega della difesa si ritrova a fare i conti con una nave che imbarca acqua da qualsiasi parte. Non è un caso che le uniche volte in cui l’Olimpia ha vinto è quando è riuscita a tenere gli avversari addirittura sotto i 55 punti, mentre ogni volta che hanno oltrepassato quota 60 è arrivata immancabile la battuta d’arresto (finora 6 su 8 gare disputate).
Un’involuzione preoccupante che fa il paio con un attacco che ha preso a sparare a salve, col solo Mirotic sin qui in grado di reggere l’urto con la competizione continentale per eccellenza. Ecco perché contro l’Efes non c’è più via di scampo: vincere è fondamentale, anche perché altrimenti il rischio è di scivolare addirittura in fondo alla classifica. E una sconfitta potrebbe davvero dar adito a stravolgimenti, con Messina che sa perfettamente di non essere più saldo sul ponte di comando.
La ricetta di Messina: aiutarsi a vicenda
Le parole della vigilia sono state più o meno quelle di sempre. Milano sa quanto sia importante la posta in palio, ma al tempo stesso sa anche di non essere perfettamente sintonizzata su ciò che il campo le chiede di fare. E contro l’Efes si ritroverà ad avere a che fare con una squadra trasformata, che gioca meno in area e più sul perimetro rispetto al passato.
“L’Anadolu è una squadra che gioca a un ritmo importante, con tiratori in grado di far male da ogni angolo del campo ma anche con lunghi che possono far variare rapidamente il game planning. Uno come Pleiss, bravissimo ad aprire il campo da fuori, è una risorsa contro la quale le difese faticano ad accoppiarsi.
Noi purtroppo stiamo attraversando un periodo complesso, nel quale non riusciamo a chiudere le partite, ma dove anzi finiamo sempre per pagare dazio a pochi possessi. Ci manca un po’ di quella continuità necessaria per trovare le soluzioni giuste al momento giusto. Ci servono umiltà, impegno e determinazione. E soprattutto serve aiutarsi l’uno con l’altro, perché le vittorie non arrivano mai da sole, così come le sconfitte non sono mai figlie dei singoli, ma di errori di squadra”.
Efes, il pericolo oggi è Larkin. Hines tocca quota 400
Non si prevedono sorprese nella lista dei 12 che il tecnico meneghino consegnerà al tavolo degli ufficiali di gara a un’ora dalla palla a due. Sempre Caruso e Kamagate fuori, oltre all’infortunato Baron e a quel Kevin Pangos che ha la valigia pronta da settimane, e che è in attesa di una nuova sistemazione.
L’Efes deve fare a meno di Ozdemiroglou e forse anche di Elijah Bryant, quest’ultimo già assente nell’ultima vittoriosa gara esterna contro Monaco che ha rimesso i turchi in perfetta parità nel computo del bilancio stagionale (4 vittorie e 4 sconfitte: l’ultimo ko. è vecchio di due settimane, a Bologna, poi sono arrivate le vittorie con Zalgiris e appunto Monaco).
Oggi le chiavi della squadra del Bosforo sono in mano a Shane Larkin, play che sa costruire tanto dal palleggio e che sa fare malissimo se lasciato libero di agire sul perimetro. La serata del Forum sarà speciale per Kyle Hines, che toccherà quota 400 presenze in Eurolega, ritoccando il record di presenze e sfondando una cifra mai raggiunta prima da nessun altro giocatore.