La Virtus ha tracciato la via, ora l’Olimpia deve imparare a percorrerla. E non è impresa semplice, perché in casa della Stella Rossa ci sarà al solito da sgobbare per provare a portar via qualcosa di buono. Trasferta durissima nella tana di Milos Teodosic e compagni, dove però l’osservato speciale sarà il grande ex Shabazz Napier, che peraltro è a forte rischio forfait per via di un colpo al volto subito nell’ultima partita disputata (decisione da prendere last minute: potrebbe giocare con una maschera).
- La ricetta di Messina: "Transizione e rimbalzi"
- Tra mercato e realtà: spunta il nome di Goran Dragic
- Quintetto piccolo contro quintetto grande
- Favola Virtus: tutta Europa plaude al lavoro di Banchi
La ricetta di Messina: “Transizione e rimbalzi”
Milano cerca continuità, parolina magica che sino a questo momento è rimasta sepolta chissà dove. Ma cerca soprattutto certezze, che strada facendo aveva smarrito al punto da invocare persino un ribaltone in panchina. Ettore Messina alla fine resterà sul ponte di comando, ma la partita di stasera (palla a due alle 20.30, diretta Sky Sport e Dazn) è di quelle che possono dire e valere davvero tanto.
“Affrontiamo una squadra che fa della fisicità la sua arma migliore, sebbene sia una di quelle che tiri di più dall’arco di tutta la competizione. Il nostro compito dovrà essere quello di gestire al meglio la transizione e soprattutto controllare quanti più rimbalzi, perché è presumibile pensare che la Stella Rossa cercherà spesso le conclusioni da fuori. Sarà una gara a scacchi, nella quale dovremo cercare però di farci trovare pronti”.
Tra mercato e realtà: spunta il nome di Goran Dragic
L’Olimpia rimane ancora sul mercato, inseguendo quel play che le manca da quando ha deciso di mettere fuori dal progetto tecnico Kevin Pangos. Le ultime voci provenienti dai Balcani hanno parlato anche di un possibile interesse per l’esperto sloveno Goran Dragic, rimasto senza contratto in NBA dopo la fine dell’avventura con i Bucks (interesserebbe anche al Partizan), ma per il momento non sono arrivate conferme dirette.
Di sicuro chi sta traendo giovamento da questa situazione è Devon Hall, che si è ritrovato spesso a giocare minuti nel ruolo di play, e lo ha fatto anche con buoni dividendi. Un esterno adattato nel ruolo, ma che ha saputo dare ritmo a una squadra che sembra aver trovato anche un piano B rispetto alle abitudini di inizio stagione, quando la soluzione ai problemi era dare palla a Mirotic e vedere cosa inventava.
Nella vittoria contro l’Efes, però, l’ex Barcellona era in panchina nel momento in cui l’Olimpia ha dato lo strappo decisivo, e questo è un bel segnale captato da Messina, che ha potuto constatare che ci sono tanti altri modi per riuscire ad arrivare a dama. E a Belgrado sarà utile trovarne di ulteriori.
Quintetto piccolo contro quintetto grande
La Stella Rossa è una squadra diversa come caratteristiche tecniche da quelle che Milano ha affrontato nel recente passato. Squadra che predilige correre e che tende a tenere alte le percentuali dal campo, potendo disporre di quintetti sostanzialmente piccoli. Detto di Napier, il grande ex che non ha mancato di polemizzare con la sua ex squadra nelle scorse settimane (un po’ di pepe non guasta mai…), sicuramente non ci saranno Lazic e Hanga. I pericoli maggiori, oltre a Teodosic che l’Olimpia conosce bene per le tante sfide disputate in maglia Virtus nelle passate stagioni, rispondono al nome di Nedovic (altro ex della partita) e Giedraitis, pedine chiave nell’assetto di coach Sfairopoulos.
Chiaro però che con o senza Napier cambiano tante cose. Messina al solito deve rinunciare a Billy Baron e dovrà soltanto scegliere chi portare come 12esimo uomo tra Kamagate e Bortolani, col primo leggermente favorito. Occhio alla posta in palio: entrambe le squadre hanno vinto tre gare e ne hanno perse 6, e non possono permettersi altri passi falsi se non vogliono perdere il treno buono per la parte sinistra della classifica.
Favola Virtus: tutta Europa plaude al lavoro di Banchi
Intanto l’Italia del basket, ma forse sarebbe meglio dire l’Europa, continua a celebrare la straordinaria cavalcata della Virtus di Luca Banchi, che battendo il Fenerbahce ha rinsaldato il proprio terzo posto. Gara vinta mandando in doppia cifra 4 elementi, ma soprattutto grazie a uno Shengelia che sta giocando a un livello davvero superiore.
Banchi sta sfruttando a meraviglia le caratteristiche di una squadra capace di adattarsi a ogni contesto, e che adesso può seriamente pensare a restare nel gotha della massima competizione continentale. Anche perché tra poco torneranno le munizioni, con Polonara e Mickey vicini al rientro.
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