Il rischio in questi casi è di pensare che sia tutto (o quasi) da buttare. La Virtus Bologna non potrebbe commettere peccato più grande: vero è che da quando è ripartita la giostra di Eurolega ha fatto molto più fatica che in precedenza (le due sconfitte contro Olympiakos e Real stanno lì a dimostrarlo), ma pensare di vanificare tutto il lavoro fatto nella prima parte dell’annata continentale sarebbe un peccato mortale. Anche perché la lotta per le posizioni che contano rimane ancora apertissima: la forbice con la zona play-in s’è assottigliata, praticamente annullata, ma Bologna vuol riprendersi un posto diretto nella griglia play-off. Per farlo però sa che deve vincere a Kaunas, ospite dello Zalgiris di Andrea Trinchieri, che più o meno ormai dai giochi di classifica è bello che estromesso.
- Hackett e Cordinier come due spine: sono rimasti a casa
- Banchi vuole rivedere "una Virtus in missione"
Hackett e Cordinier come due spine: sono rimasti a casa
Ogni vigilia che si rispetti ormai porta con sé la sua dose di preoccupazioni, perché Luca Banchi sa di non poter fare a meno di leggere qualche nome di troppo nel report degli indisponibili. Nel viaggio per Kaunas, prima trasferta della settimana (venerdì si torna nei Balcani, destinazione Belgrado, con la Stella Rossa dell’ex Milos Teodosic pronta ad accogliere le Vu nere), il coach virtussino non ha visto salire né Daniel Hackett, né Isaia Cordinier, oltre a Devontae Cacok, che ha già perso fino al termine della stagione.
Due tegole pesanti in un momento condizionato da tanti impegni, poco tempo per rifiatare e la necessità di limitare al minimo gli errori, come dimostra la sconfitta beffa subita domenica scorsa a Pesaro (decisivo Andrea Cinciarini nel finale dell’overtime). Scelte dunque sostanzialmente obbligate: nei 12 rientra Lomasz e pure Mascolo, favorito su Menalo.
Banchi vuole rivedere “una Virtus in missione”
Quando lo Zalgiris a ottobre, nel giorno del debutto stagionale in Eurolega, passò nel finale al PalaDozza, quella ancora non era la Virtus di Luca Banchi. Che pure aveva già alzato una Supercoppa e vinto al debutto in campionato, ma che necessitava di un po’ di tempo per amalgamarsi e imparare a conoscersi (lo farà in modo mirabile, come ha detto la prima parte di stagione).
Ora tante cose sono cambiate, non la voglia di continuare a spingere sull’acceleratore. “In questo momento però vincere a Kaunas equivale a compiere un’impresa, perché certamente viviamo un periodo delicato. Ma non mi piace parlare di calo fisiologico: bisogna trovare le soluzioni ai problemi, tutto qui. Bisogna tornare a ciò che eravamo quando abbiamo cominciato. Ce lo ricordiamo? Bene, allora ne verrà fuori sicuramente qualcosa di buono.
Eravamo una squadra in missione e dobbiamo tornare ad esserlo. Chiaro che è cambiata però la considerazione che gli altri hanno di noi: oggi ci limitano molto più che in passato, ma noi le partite le abbiamo sempre vinte di squadra, non con i singoli”. Trinchieri, che dopo un buon avvio sulla panchina lituana ha perso un po’ smalto (è a due vittorie dal decimo posto quando restano da giocare appena 5 gare), non farà sconti. Palla a due alle 19, diretta Sky Sport e Dazn.
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