È la serata delle grandi sorprese: Reggio Emilia e Napoli ribaltano il pronostico e fanno fuori rispettivamente Segafredo Bologna e Germani Brescia, offrendo in pasto ai tanti appassionati accorsi all’Inalpi di Torino il più classico dei ribaltoni. E se era difficile scommettere su una vittoria dell’Unahotels contro la Virtus, figurarsi quella della GeVi contro la prima della classe in LBA, nonché detentrice della Coppa Italia. La parte bassa del tabellone, così, offrirà una semifinale inedita, ma aperta davvero a qualsiasi scenario. Con Virtus e Leonessa che si leccano le ferite, costrette a salutare la final eight dopo aver disputato la finale nella passata edizione.
- Faye la rivelazione, Galloway l'uomo delle sentenze
- Banchi amaro: "Dovevamo essere più determinati e umili"
- Gioia Priftis: "Siamo venuti qui per giocarcela con tutte"
- Miracolo Napoli: Sokolowski e Pullen spodestano la Germani
- Il programma: oggi scatta la final four femminile
Faye la rivelazione, Galloway l’uomo delle sentenze
Reggio Emilia contro Bologna aveva già vinto il 7 gennaio scorso, con un protagonista assoluto che pure stasera non era in campo. Perché in 39 giorni può capovolgersi il mondo, con Kevin Hervey rispedito a casa per via di qualche comportamento sopra le righe e un giovanissimo centro senegalese di 19 anni, all’anagrafe Mohamed Faye, che s’è preso la scena in modo mirabile, regalandosi una notte attesa da una vita.
Faye fino a 4 anni fa una palla da basket non l’aveva neppure mai toccata: giocava a calcio, poi però comprese che con le mani era più forte che con i piedi, e così ha salutato la famiglia e s’è imbarcato verso l’Italia, con l’Emilia (Reggio in particolar modo) che l’ha adottato. Con 16 punti, 7/7 dal campo e 6 rimbalzi, Faye ha sparigliato le carte e spalleggiato al meglio Galloway, MVP di serata con 20 punti a referto (quanti Shengelia) e uomo determinante nel momento in cui l’Unahotels s’è ritrovata sotto di 11 lunghezze nel secondo quarto.
Banchi amaro: “Dovevamo essere più determinati e umili”
La Virtus, più nervosa del solito, ha fatto tutto bene per due terzi di partita, poi ha perso progressivamente smalto fino a incepparsi letteralmente negli ultimi 2’ di partita, con una palla persa sanguinosa di Cordinier subito sfruttata a dovere dai biancorossi (Galloway e Vitali implacabili). A quel punto Reggio ha gestito per l’81-72 finale e la prima grossa sorpresa è arrivata inesorabile, con Luca Banchi sconsolato e quasi incredulo di fronte alla progressiva perdita di contatto dagli avversari nelle fasi decisive.
“Brava è stata Reggio Emilia a sfruttare i nostri errori. Siamo partiti bene, ma abbiamo dilapidato un cospicuo vantaggio con errori, palle perse per superficialità e poca concentrazione. È cresciuta poi anche la tensione e ci siamo fatti un po’ prendere la mano, subendo la situazione. Dovevamo metterci più determinazione e umiltà, ma non ne siamo stati capaci ed è giusto che sia passata l’Unahotels”.
Gioia Priftis: “Siamo venuti qui per giocarcela con tutte”
Dimitris Priftis in cuor suo ci sperava, ma da qui a pensare di poter far sua la contesa forse un po’ ce ne passava. “Ci abbiamo creduto e abbiamo saputo tirar fuori il meglio da ognuno di noi. Sono felice dell’apporto dato dai ragazzi che sono usciti dalla panchina, che hanno fatto tutto quello che dovevano fare. Ho grande rispetto per la Virtus, squadra che ha dimostrato anche in Europa di avere dei valori tecnici e morali eccezionali. Però questa è una competizione che riserva sempre sorprese, e non ha fatto eccezione nemmeno in questa occasione.
Ora dobbiamo essere bravi a gestire le emozioni, perché non siamo abituati a giocare a distanza di 48 ore e tantomeno di 24, qualora dovessimo accedere alla finale. Ma siamo venuti qui per provare a giocarcela con tutte ed è ciò che continueremo a fare. Non ci siamo disuniti come spesso c’è capitato di fare nelle ultime partite quando abbiamo preso dei brutti break, e questo è già un grosso passo avanti”.
Miracolo Napoli: Sokolowski e Pullen spodestano la Germani
Nell’altra sfida di serata, la GeVi Napoli parte a razzo e costringe la Germani Brescia a un’affannosa, quanto infruttuosa rincorsa. La squadra di coach Milicic riesce nell’impresa di spodestare la detentrice della Coppa Italia al primo colpo: il parziale iniziale di 10-3 suona già sinistro per coach Magro, con i suoi che si mantengono sempre intorno alla doppia cifra di distanza (Sokolowski è uno spettacolo) fino a metà del secondo quarto, quando con un parziale di 10-0 Brescia arriva a un passo dal controsorpasso (Della Valle sbaglia la tripla del potenziale +1).
La sferzata decisiva Napoli la da dopo intervallo lungo: Brown ne firma 8 in un amen e la Germani si scopre vulnerabile, costretta ad affidarsi all’estro dei singoli (c’è anche un gioco da 4 punti di Della Valle per provare a rientrare) seppur senza riuscire a evitare di scivolare a -15 all’ultimo intervallo. Sembrerebbe finita, ma Massinburg non è di questo avviso e Brescia risale fino a -5. A rispedirla indietro ci pensa un monumentale Pullen, che con 5 punti in un minuto fa respirare la GeVi, che nel finale lucra dalla lunetta e trova una vittoria per 80-74 che profuma d’impresa. E tra 48 ore contro Reggio potrà giocarsi l’accesso alla finalissima 18 anni dopo la memorabile vittoria del 2006.
Il programma: oggi scatta la final four femminile
Aspettando le semifinali maschili, venerdì a Torino toccherà alle quattro semifinaliste della Coppa Italia femminile, con Umana Reyer Venezia-Allians Geas Sesto San Giovanni (ore 17) e Famila Wuber Schio-Passalacqua Ragusa (19,15). Sabato spazio alle due semifinali maschili: alle 18 Olimpia Milano-Venezia, alle 20.45 Reggio Emilia-Napoli. Domenica alle 14,30 la finale femminile e alle 18 l’ultimo atto che determinerà la formazione che avrà l’onore di indossare la coccarda tricolore sulla maglia nella stagione che verrà. Tutte le partite saranno visibili in chiaro su Nove o Dmax (i diritti del basket italiano sono in capo a Discovery), oppure su Eurosport sulle piattaforme Sky e Dazn.