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Basket, l'ira di Trapani contro gli arbitri dopo il ko nella serie con Brescia. Antonini e Repesa: "Arbitri decisivi"

Il patron della Trapani Shark non le manda a dire: "Gli arbitri hanno condizionato la serie, qui ci vuole un cambiamento". Stasera gara 3 tra Olimpia e Virtus: Brescia attende

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Mai banale, Valerio Antonini. Neppure quando c’è da commentare una battuta d’arresto che fa un male cane, perché tutto avrebbe immaginato Trapani, tranne che deragliare fuori dai play-off incassando un netto 3-0 dalla Germani Brescia. Che s’è presa la serie nel minor tempo possibile, mettendo a nudo qualche limite della formazione siciliana e soprattutto facendo esplodere una volta di più quel vulcano che di nome fa appunto Antonini, il quale non ha perso tempo nell’individuare il presunto colpevole dell’eliminazione della Shark dai play-off.

Lo sfogo di Antonini: “Qui serve un cambiamento vero”

Sul suo seguitissimo account X, il patron di Trapani ha tuonato contro il sistema arbitrale, a suo dire il vero “mandante” dell’eliminazione della squadra dalla corsa scudetto. “Grazie agli arbitri di questa serie, chiusa con 52 tiri liberi a 26 a favore di Brescia. Se dicessi quello che penso, mi radiano a vita. Jasmin ha detto: “Non volevano mandarci in finale”. Forse hanno ragione quei presidenti che chiedono un cambiamento. Ci rifletterò seriamente”.

Il pensiero delle dimissioni e della smobilitazione è ricorrente nella storiografia recente di Antonini, che pure ha ammesso che qualcosa non ha funzionato. “Mi sento di dire grazie a coach Jasmin Repesa, ai giocatori e allo staff. È stata una stagione indimenticabile, ma non riesco a comprendere cosa sia successo nella testa di alcuni di loro. È evidente che dovremo inserire qualche giocatore in più di esperienza. Ci lavoreremo da subito”.

Anche se dopo la vicenda della penalizzazione in vista del prossimo campionato (Trapani partirà da -4 per via dei crediti fiscali ceduti alla società che ha portato anche alla retrocessione del Brescia nel campionato di Serie B di calcio) il pericolo che qualcosa possa accadere nelle prossime settimane è più che reale. Lo sport in Italia è questo. Il prossimo 4 luglio, in un’apposita trasmissione su TeleSud, affronteremo l’argomento”.

Trapani, acque agitate anche con il Comune

A Trapani peraltro nei giorni scorsi c’è stato da dibattere anche col Comune per la prosecuzione del progetto di impiantistica fortemente voluto da Antonini. “Spero ci consentano di continuare a fare basket ad alti livelli. Ci credo poco ma mai demordere, anche di fronte a chi ha in ogni modo ostacolato l’entusiasmo nel momento più difficile dell’anno con polemiche vergognose. Non lo perdonerò mai, perché è stato un affronto a tutta la tifoseria e agli ingenti investimenti fatti. Un film stile Gattopardo”.

Parole che stridono con quanto visto nel corso di una stagione che per Trapani sembrava poter prendere una piega diversa, ma che adesso costringerà la Shark a fare il tifo per… Brescia. “Un caloroso in bocca al lupo alla Germani e al mio amico Peppe Poeta, che s’è meritato la vittoria della serie sul campo. Nelle LBA Finals il tifo sarà tutto per loro”.

Anche Repesa critico col gli arbitri. Stasera c’è Olimpia-Virtus

Anche Repesa è tornato sulla vicenda del netto squilibrio di tentativi dalla lunetta, che Antonini ha usato a pretesto per provare a giustificare l’uscita dai play-off. “Cinquantadue tiri liberi per loro contro 26 per noi. Non voglio accusare nessuno, ma il criterio non è stato lo stesso su entrambi i lati del campo. Sembrava che nessuno volesse vederci in finale. Brescia ha meritato, ma questa è la mia sensazione e la dico senza offendere nessuno”.

La Germani avrà nella peggiore delle ipotesi 72 ore di riposo in più rispetto all’altra finalista, che dovrà uscire dal confronto tra Milano e Bologna, che stasera tornano in campo all’Unipol Forum di Assago dopo l’1-1 maturato nelle prime due sfide in terra bolognese. Gara 3 è uno snodo cruciale, come logica vuole: Milano dovrà affrontarla senza Josh Nebo, Bologna (probabilmente) senza Will Clyburn.

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