Hanno fatto arrabbiare Trapani, e Trapani ha deciso di alzare l’asticella. Hanno visto che non c’era più margine per continuare a mancare occasioni, e la GeVi puntualmente ha battuto in colpo. Poi c’è chi ha alzato anche la voce: i tifosi di Scafati, inferociti per l’ennesima debacle casalinga di una Givova lontana parente da quelle che aveva promesso di voler essere, con tanto di confronto “a caldo” al quale non s’è sottratto un totem come Cinciarini. E poi ci sarebbe anche la storiella del quartetto in vetta dopo 22 giornate, roba che il palcoscenico di LBA a fatica ricorda. Insomma, la stagione sta per entrare nel vivo, ma di spunti se ne trovano a iosa.
- Repesa e gli Shark alzano la voce e mietono record su record
- Cinciarini "affronta" i tifosi di Scafati: "Ma nessuna offesa"
- Napoli rialza la testa e ridimensiona una Virtus svagata
Repesa e gli Shark alzano la voce e mietono record su record
Trapani un mese fa era una polveriera, nel vero senso della parola. Trapani un mese dopo somiglia sempre più a una corazzata, decisa a vendere cara la pelle pur di cullare il sogno di cucirsi il tricolore al petto. Il 131-88rifilato a Trieste ha permesso a Jasmin Repesa e ai suoi ragazzi di riscrivere diverse pagine del libro dei record: 37 assist in una singola partita non li aveva mai fatti nessuno, così come mandare 9 giocatori in doppia cifra.
E se 131 punti sono il settimo punteggio più alto della storia del campionato italiano (138 è il record di Milano, ottenuto nel 1970 contro Udine), rappresentano comunque il più alto punteggio stagionale, così come quello riferito ai punti realizzati in un singolo quarto (41), in un singolo tempo (70) e da giocatori usciti dalla panchina (78). A ciò si aggiungono la percentuale dal campo (73,5%) e quella dall’arco (73,1%), le triple a bersaglio (19) e i canestri totali segnati (50).
Una prestazione debordante e per certi versi anche troppo altisonante per chi, solo un mese fa, pareva sul punto di dover smobilitare, con le voci su un esonero imminente di Repesa che richiesero una smentita ufficiale dal club. E le tre vittorie dopo la sosta per la Coppa Italia e la finestra FIBA hanno rimesso gli Shark al centro del villaggio. Trapani sogna: se continuerò a viaggiare così, auguri a chi dovrà provare a spedirla fuori dai play-off.
Cinciarini “affronta” i tifosi di Scafati: “Ma nessuna offesa”
Questi pensieri non li hanno a Scafati, dove l’obiettivo è unicamente quello di mettere due squadre alle proprie spalle per garantirsi la permanenza in LBA anche nella prossima stagione. Ma quanto visto al termine della partita persa in casa contro Tortona (terzo stop consecutivo) ha gettato ombre sinistre sul finale di stagione della Givova: i tifosi non hanno preso bene l’ennesima battuta d’arresto e dopo la sirena è andato in scena un confronto tra alcuni tifosi e il play Andrea Cinciarini, che con dignità e grande senso del dovere non s’è sottratto alle accuse rivoltegli dalla tifoseria.
Scene che per qualcuno hanno fatto gridare allo scandalo, sebbene tutto si sia svolto in un clima teso, ma di correttezza e rispetto. Anche il patron di Trapani, Valerio Antonini, ha mostrato solidarietà a Cinciarini: “Solidarietà al mio amico Andrea per scene che non dovrebbero mai verificarsi. Ma c’è troppa cattiveria in giro: lo sport nasce con valori diversi da questi, i social hanno finito per distruggere anche quel poco di rispetto che c’era lasciando spazio a una comunicazione frutto di odio, invidia sociale e violenza verbale”.
Una difesa della quale però non se ne sentiva il bisogno, visto che Cinciarini ha spiegato che il confronto è stato “acceso e duro nei toni, ma senza alcuna offesa o minaccia. Adesso è il momento di reagire e lasciare da parte le polemiche”.

Napoli rialza la testa e ridimensiona una Virtus svagata
L’altra copertina (stavolta bella) di giornata se la prende la GeVi Napoli. Che battendo la Virtus di Ivanovic ha fatto sapere al mondo intero di essere ancora viva. Vittoria preziosa in ottica salvezza, con i partenopei guidati da un Pullen formato maxi (5/10 da tre e 25 punti di serata) e uno Zubcic che dopo le vicissitudini dovute alle scosse di terremoto che l’hanno costretto a cambiare abitazione ha risposto sul campo senza far “tremare” la mano, non volendo essere da meno del compagno (25 punti e un clamoroso 7/10 dall’arco).
Bologna al solito s’è spenta nel finale, tradendo anche un certo nervosismo come ha dimostrato l’espulsione di Shengelia con ancora 7 minuti da giocare, proprio nel momento in cui Napoli ha piazzato un 9-2 di parziale che ha cambiato lo spartito dell’incontro.
Le lacrime di coach Valli a fine partita valgono più di mille parole: Napoli ci crede, Napoli non vuol mollare. E con Varese, Cremona e Scafati (più la solita monumentale Pistoia, che vede la luce dopo il cambio societario nonostante il ko. di Trento) si giocherà una volata salvezza che si preannuncia calda come poche altre se ne ricordano.