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Basket LBA, top e flop 15a giornata: Mannion, il "Red Mamba" ha trovato casa a Varese

L'ultima del girone d'andata regala sorprese e fa cadere molte teste nei piani alti. Mannion ha cambiato la stagione di Varese, Napoli non è più una sorpresa.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’ultima di andata è servita per delineare la griglia dei quarti di Coppa Italia, che a bene vedere sembrano destinati a regalare uno di quegli spettacoli per palati fini (appuntamento a Torino dal 14 al 18 febbraio). Ma ha anche ribadito che in questa stagione di LBA le cose possono cambiare in fretta, con valori di forza ribaltati all’istante. Così Venezia, Trento e Brescia pagano la cauzione tutte e tre assieme, così come la Virtus che paga le fatiche di Eurolega (ed è in arrivo un’altra settimana col doppio impegno) e dimostra che in Italia le difficoltà, se possibile, sono anche superiori a quelle riscontrate in campo europeo. Al giro di boa, insomma, un recap vale la pena farlo, ma guai a dare per scontate cose che così scontate non lo sono.

Basket Serie A: i top della 15a giornata

  • NICO MANNION 9. Diavolo di un Nico! Da quando è sbarcato a Varese, la stagione dell’Openjobmetis è letteralmente esplosa. Tre gare, tre vittorie, tre prestazioni che rasentano la perfezione. Miglior regalo di Natale la dirigenza varesina non avrebbe potuto farselo: Nico è sembrato attingere energia a profusione in questo primo scorcio di avventura biancorossa, e dopo aver dato la paga a Pesaro e Reggio Emilia è arrivato il turno di Treviso in una sfida (per ora) salvezza che ha detto tanto sul futuro di entrambe le formazioni. Mannion è stato al solito sublime: 30 punti in 30 minuti sul parquet (20 ne realizza nel primo tempo), con 4 assist e 4 rimbalzi e una valutazione di 26, figlia anche del 13/15 dalla lunetta. È il suo massimo in termini di punteggio nella carriera italiana, confezionando un 25 di media nelle prime tre gare in maglia Varese. Il cui orizzonte è molto “Red Mamba”
  • KEVIN JUWAN HERVEY 8,5. Se l’era segnata rossa sul calendario questa data: il giorno in cui Hervey ha ritrovato da avversario la Virtus, che senza troppi complimenti l’aveva scaricato al termine della stagione 2022-23, tra incomprensioni e infortuni. A Reggio ha ritrovato la fame e l’affetto della gente e in un derby antipasto di quello che le vedrà scontrarsi in Coppa Italia ha deciso di far capire a tutti di che pasta è fatto. In una gara dal basso punteggio ha firmato 24 punti, più 12 rimbalzi, tenendo a galla l’Unahotels nel primo tempo e poi scagliando due bombe determinanti a 3’ dalla fine, dopo che Abass aveva fatto pregustare a Banchi la terza vittoria di settimana. Hervey è un talento sopraffino, e Reggio se lo gode.
  • TARIQ OWENS 8. Fa una marea di cose preziose il buon Tariq nel successo della Ge.Vi. in casa della Reyer capolista, che consegna a Napoli un posto tra le prime 8 e di conseguenza il pass per la final eight di Coppa Italia. Le fa talmente bene e “in incognito” che magari ai più sembrano quasi invisibili, ma la verità è che Owens è il grimaldello col quale coach Milicic si prende il Taliercio, tanto in attacco (6/8 complessivo, una sentenza in area), tanto in difesa, dove alza la pressione a ogni possesso e cattura 7 rimbalzi fondamentali. Napoli meritava un viaggio a Torino, e in un collettivo che sa mirabilmente scambiarsi il testimone il buon Tariq il suo lo fa sempre.
  • FRANK BARTLEY 8. E se fosse amore a prima vista? Diciamo che Bartley ha impiegato meno di un quarto d’ora per far innamorare i tifosi di Brindisi. Da domenica un po’ meno “sad” e più Happy (Casa) grazie alla vittoria sulla capolista Brescia, che sbatte contro l’ultimo arrivato e ci lascia le penne. Bartley, giramondo della palla a spicchi, lo scorso anno a Trieste non è sembrato eccellere per continuità di rendimento, ma nel debutto al PalaPentassuglia ha fatto capire di non voler sprecare la chance che Brindisi gli ha offerto. Con 17 punti e una mano piuttosto ferma a cronometro fermo quando la palla scottava (cioè nel finale), oltre che una leadership già conclamata. Un impatto importante che potrebbe far cambiare il verso all’annata dei pugliesi.

Basket Serie A: i flop della 15a giornata

  • ALESSANDRO PAJOLA 5. Che serataccia per l’Ale nazionale! Pesano come un macigno i due liberi sbagliati nei minuti finali, uno 0/2 che fa il paio peraltro con una serata decisamente negativa dal punto di vista realizzativo (0/3 in avvicinamento a canestro e due triple segnate). Un po’ la fatica, un po’ la pressione asfissiante di Reggio nella propria metà campo, un po’ di sfortuna ed ecco che la frittata è fatta. Niente drammi, ma è strano vederlo faticare così tanto.
  • GIVOVA SCAFATI 4. L’altra campana s’è presa una bella ripassata da Tortona, che esce dal tunnel della crisi dopo 5 ko. di fila prendendosi finalmente una vittoria senza assilli. Scafati è però irriconoscibile: perde il pass per la final eight di Coppa Italia in modo inopinato, surclassata sin dal primo quarto dalla Bertram (che la tiene sotto i 10 punti) e poi incapace di rialzarsi in corso d’opera. Tolto Gamble, unico giocatore in doppia cifra, per il resto pare di stare nel deserto dei Tartari. Il viaggio a Torino era un obiettivo alla portata dei ragazzi di Boniciolli, che ora dovranno leccarsi in fretta le ferite e passare oltre.

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