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Basket LBA, top e flop 18a giornata: Massinburg è l'oro di Brescia. Mannion ora è anche clutch

Continua a correre solitaria in vetta Brescia, trascinata da Massinburg (ai massimi storici). Milano ritrova Mirotic e continua la risalita anche in campionato.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Brescia non è la classica meteora che si spegne quando arriva il sole del mattino. Brescia fa sul serio, e non perde occasione per ricordarlo al carrozzone della LBA. Che assiste all’ennesima prestazione a fari accesi dei ragazzi di coach Magro, sempre solitari in vetta dopo il 109-90 rifilato a Pistoia. Vincono tutte le big: da Venezia, che sembra aver ripreso a marciare a pieno regime, alle due formazioni di Eurolega, con Milano che ritrova Nikola Mirotic (che subito dimostra quanto sia stata grave la sua assenza) e Bologna spinta a pieni polmoni da Cordinier. E a grandi falcate risale anche Tortona, non più la squadra Calimero della prima metà di stagione.

Basket Serie A: i top della 18a giornata

  • C.J. MASSINBURG 9. Brescia è una macchina da guerra, nel senso che segna come se non ci fosse un domani (terza volta in stagione sopra quota 100). Massinburg è un perfetto terminale dinamitardo, come dimostrano i 27 punti segnati e il 38 di valutazione, suo miglior score da quando gioca in Italia. Il dato che spicca di più? Le 5 triple a bersaglio sulle 5 tentate, roba da scoraggiare anche i difensori più arcigni e tenaci al mondo. Ma ci sono anche 7 assist e 7 rimbalzi, giusto per far capire al resto del mondo quanto sia forte il suo impatto in casa Germani. Che continua a guardare tutti dall’alto verso il basso, e a ragion veduta.
  • FRANK BARTLEY 8. Ecco un altro che sposta equilibri. Quelli di Brindisi, che ha ripreso a correre grazie all’impatto che da un mese a questa parte l’americano ha avuto sul suolo calpestato dall’Happy Casa. Lo scontro salvezza in casa di Pesaro non ha fatto eccezione: 25 punti, 5 assist e 5 rimbalzi, ma soprattutto tante cose buone fatte al momento giusto. Anche con qualche forzatura al tiro (9/20 complessivo, ma con 4 triple a bersaglio), che dimostra che ci sarebbero eccome margini per fare ancora meglio. A Brindisi, per ora, basta così.
  • NICO MANNION 8. Bisogna scegliere chi incensare tra il rientrante Mirotic (che aiuta eccome Milano) e il rosso ex Olimpia, che però si prende l’ennesima vetrina nel momento stesso in cui veste i panni dell’uomo clucth. Sul resto, pochi dubbi: altra prova altisonante, fatta di 21 punti con 2/2 in area e 5/8 dall’arco (più 5 rimbalzi: non è che stiamo parlando di Olajuwon, quanto a stazza…). Ma sono i 5 punti realizzati nell’ultimo minuto a farlo brillare una volta di più nel cielo sopra Cremona. Varese sta risalendo su forte: se domenica batte anche Trento, allora i play-off non saranno più un miraggio…
  • LUCA SEVERINI 7,5. Attenzione ai naviganti: Tortona ha rimesso a posto il motore ed è ripartita più forte e spedita di prima. Con un Luca Severini d’antologia nel successo (prezioso e pesante) su Reggio Emilia, spazzata via anche dai 17 punti realizzati dal nazionale azzurro, suo nuovo best score in LBA. Pesano come macigni le 4 bombe messe dentro sulle 6 tentate, così come i 5 rimbalzi catturati in una serata dove la Bertram ha ricordato a sé stessa prima che al resto del mondo da dov’è che viene.

Basket Serie A: i flop della 18a giornata

  • PRENTISS HUBB 4,5. Quel che sta vivendo Trento si fa fatica a spiegare: un crollo illogico e preoccupante, dove davvero nessuno pare riuscire a trovare un rimedio. Di sicuro non Prentiss Hubb, che sin qui ha deluso parecchio in questo scorcio di stagione. La sua serata al Taliercio è stata deficitaria tanto al tiro (2/9), quanto nella metà campo difensiva. Una delle tante facce che spiegano cosa non funziona (praticamente niente) in casa Dolomiti Energia.
  • UNAHOTELS REGGIO EMILIA 4. Fuori casa è una Caporetto senza limiti geografici per l’Unahotels, che a Tortona sbaglia completamente uscita, dimenticandosi dell’ABC del gioco. Il voto non è casuale: 4 sono anche i punti realizzati da Reggio Emilia nel primo quarto, una miseria che a questi livelli si fatica a ricordare (daranno 19 all’intervallo lungo: inspiegabile). Irriconoscibili i biancorossi, con Hervey che addirittura chiude a zero punti (in casa ne fa più di 20 a serata). Seppur restino saldi in zona play-off, qualche interrogativo è lecito porselo.

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