Dica trentatre: no, non c’è nessun medico alle spalle che chiede di pronunciare il “numero magico”, che facendo vibrare il corpo offre con più facilità la soluzione della diagnosi. C’è solo da esultare, almeno se si tifa Olimpia Milano: il 33 in questione è il numero di maglia di Nikola Mirotic, che dopo un’estenuante maratona estiva di mercato ha sposato il progetto Olimpia.
E per portare il mondo a conoscenza di una notizia tanto rilevante, non soltanto per il mondo del basket a tinte biancorosse, ma più in generale per tutto il movimento nazionale, Milano ha pensato bene di divertirsi a dare un po’ di numeri sui propri canali social.
- Tutti conti di Milano portano al 33
- Una questione di credibilità
- "Felicissimo di ritrovare coach Messina"
- All-in sull'Eurolega
- Il messaggio è chiaro: all'Olimpia per vincere
Tutti conti di Milano portano al 33
Operazioni matematiche contraddistinte però da un risultato uguale per tutte: 99:3, 16,5×2, 13-20, 66-33. E poi l’hashtag “insieme”, che certifica un matrimonio che nei giorni scorsi pareva non doversi celebrare, e che invece in un caldo e afoso pomeriggio di inizio agosto, proprio alla vigilia di una temuta ondata di maltempo, ha visto la luce.
Dopo essere uscito dal contratto che lo legava al Barcellona, Nikola Mirotic è diventato ben presto l’oggetto del desiderio di mezza Europa.
Milano c’aveva fatto un pensierino già la scorsa primavera, quando il rapporto tra il lungo montenegrino e la società catalana aveva cominciato a mostrare i primi scricchiolii.
Una questione di credibilità
Poi la trattativa estiva s’è rivelata però lunga, laboriosa e (a tratti) sfiancante: Mirotic un giorno si avvicinava e quello dopo si allontanava, veniva dato per sicuro alla Stella Rossa e poi al Monaco, e poi ancora in Turchia, e poi di nuovo a Milano.
Insomma, un tiramolla infinito al quale però Giorgio Armani ha voluto mettere fine specificando di essersi sempre detto sicuro che alla fine la fumata bianca sarebbe arrivata.
Quando si è manifestata l’opportunità di portare Mirotic all’Olimpia, assieme a Leo Dell’Orco ci siamo detti che non potevamo farcela scappare. Nikola è un campione di provate qualità e una persona speciale. Se è venuto a Milano è perché l’abbiamo conquistato con la credibilità che in questi anni siamo riusciti a costruirci, in Italia come all’estero. È un regalo che i tifosi apprezzeranno ed è una grande opportunità per tutta la squadra. Siamo convinti che Mirotic si sentirà a casa qui con noi e che sarà felice della scelta fatta.
“Felicissimo di ritrovare coach Messina”
Il diretto interessato ha affidato ai canali ufficiali Olimpia le sue prime sensazioni, condividendo appieno le parole del patron meneghino.
Sono felice di entrare a far parte di questa grande famiglia che è l’Olimpia Milano. Cercherò di dare tutto me stesso per ricompensare la fiducia che il signor Armani e il presidente Dell’Orco mi hanno dimostrato. Sono inoltre felicissimo di poter tornare a giocare per coach Messina, che ho incontrato agli inizi della mia carriera. Sono sicuro che la prossima sarà una stagione divertente e che i nostri tifosi saranno orgogliosi di ognuno di noi.
Il tandem Mirotic-Messina si ricomporrà a distanza di 12 anni dall’ultima volta: avevano condiviso assieme tre anni al Real Madrid, dal 2009 al 2011, annate però segnate da poche soddisfazioni sia in ambito nazionale che europeo. A Milano però la musica potrebbe rivelarsi ben diversa, tenuto conto anche delle velleità di un’Olimpia che giocoforza proverà ad alzare l’asticella anche in chiave Eurolega.
All-in sull’Eurolega
La carriera di Mirotic, 32 anni compiuti lo scorso 11 febbraio, ha attraversato più fasi in ambedue le sponde dell’Oceano Atlantico. Cresciuto nella Joker School di Pogdorica, a soli 14 anni si è imbarcato su un volo diretto a Madrid, dove è rimasto fino al 2014, quando decise di dare seguito alla chiamata numero 23 al Draft NBA 2011 da parte dei Minnesota Timberwolves (che cedettero immediatamente i diritti ai Chicago Bulls).
In NBA il montenegrino, che dal 2010 ha ottenuto il passaporto spagnolo optando per giocare nella nazionale iberica, ha giocato a Chicago per tre stagioni e mezzo, prima di trasferirsi ai Pelicans (con i quali ha disputato i play-off nel 2018, sconfitto dai Warriors) e poi nei Bucks.
Il messaggio è chiaro: all’Olimpia per vincere
A sorpresa nel 2019 rinunciò a un contratto già pronto da firmare con i Jazz per tornare in Europa e accasarsi a Barcellona, rincorrendo vanamente il sogno di conquistare l’Eurolega (in tre final four ha chiuso una volta secondo, una terzo e un’altra quarto) e dovendosi accontentare di due campionati nazionali (2021 e 2023, premiato MVP delle finali in ambedue i casi) e due Coppe del Re. A Milano Mirotic porta esperienza, qualità e personalità da vendere: il messaggio ai naviganti europei arriva forte e chiaro, e anche in ambito interno la sfida contro la Virtus Bologna si arricchisce di un nuovo capitolo destinato ad accendere la fantasia degli appassionati.