Ha smesso di giocare da più di 20 anni, ma Michael Jordan continua a muovere ancora cifre da capogiro. Anche quando rispunta una canotta indossata addirittura 39 anni fa, per giunta in un tour promozionale estivo organizzato da Nike per promuovere le Air Jordan 1 anche in Europa. Un tour che nell’agosto del 1985 fece tappa a Trieste, dove era di stanza la Stefanel (che poi avrebbe legato il proprio marchio a Milano negli anni ’90), che per una notte almeno ebbe l’onore di avere a roster nientemeno che il giocatore più iconico della storia della pallacanestro.
- Una notte magica: 25 agosto 1985, Jordan a Chiarbola
- Il lungo viaggio della canotta è arrivato a Sotheby's
Una notte magica: 25 agosto 1985, Jordan a Chiarbola
Quando la Stefanel Trieste affrontò in amichevole la Mobilgirgi Caserta, in pochi avrebbero potuto pensare che tra le file dei giuliani potesse trovare posto anche Jordan. Che era in città per promuovere la sua linea di scarpe (la vicenda è stata mirabilmente raccontata nel film Air – La storia del grande salto, con la regia di Ben Affleck e un cast di attori con Matt Damon e Jason Bateman) e che prima di fare tappa a Roma e appunto Caserta (all’epoca le grandi “mecche” del basket italiano) pensò bene di vestire la maglia della Stefanel nell’amichevole estiva disputata al palazzetto di Chiarbola, in programma il 25 agosto 1985.
È una serata che è rimasta oltremodo negli annali perché, dopo una schiacciata piuttosto energica di MJ (la regola, viste le abitudine: spiccò il volo praticamente a tre metri dal canestro…), il tabellone dell’impianto andò letteralmente in frantumi, con tutti i pezzi che caddero addosso ai giocatori della Juve Caserta.
Invero Jordan quella sera avrebbe dovuto disputare un tempo per parte, ma alla fine decise di restare nel roster di Trieste, indossando la canotta arancionera numero 23 e realizzando 41 punti (i padroni di casa vinsero 113-112), mostrando lampi di classe assoluta.
Il lungo viaggio della canotta è arrivato a Sotheby’s
Quella maglia negli anni è diventata una vera e propria ossessione per una miriade di collezionisti, consapevoli del valore che un oggetto simile potesse avere. La canotta a fine partita venne regalata da Michael a Giuseppe “Bepi” Stefanel, il patron della squadra di Trieste, con tanto di dedica autografata.
Successivamente sarà il figlio Carlo a ereditare quel prezioso regalo dal valore davvero inestimabile: nel 2020 la maglia venne affidata alla casa d’aste Sotheby’s, che pure per qualche anno non l’ha mai messa in vendita. Il tutto fino a una manciata di giorni fa, quando senza alcun preavviso la maglia arancionera numero 23 indossata da MJ è ricomparsa sul famosissimo sito d’aste londinese.
E la base d’asta non è delle più economiche: si parte da 420.000 dollari, poco meno di 400.000 euro, e nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 aprile 2024 qualche fortunato (decisamente ricco, però) in giro per il mondo potrà portarsela a casa. Un pezzo di storia della pallacanestro triestina, mentre del canestro disintegrato non si hanno notizie da decenni.