La notizia delle dimissioni di Stefano Sacripanti da capo allenatore di Scafati ha colto di sorpresa un po’ tutti: dirigenza, tifosi, cestiti della realtà campana, oggi al 12° posto con 8 punti ottenuti.
Lo stop forzato porta sulla panchina del club Matteo Boniciolli che, a 61 anni, torna a calcare i parquet che contano e a riassaporare la serie A.
- Sacripanti e l'operazione per un problema renale
- La serie A da difendere
- Boniciolli per completare l'opera
Sacripanti e l’operazione per un problema renale
Il coach deve sottoporsi a un urgente intervento a causa di un problema renale con cui convive già da tempo. Lo scorso 25 novembre era con la squadra a Sassari per la trasferta contro la Dinamo e fu costretto a recarsi al pronto soccorso senza poter guidare la Givova in panchina.
Una volta rientrato a Scafati, è riuscito a tenere sotto controllo la situazione, continuando ad allenare i suoi cestisti, con la mente non del tutto sgombra, pronto a sottoporsi ad ulteriori accertamenti. Nella giornata di lunedì, successivamente alla gara persa contro Brescia in casa, dopo un consulto con i medici di fiducia a Cantù, ecco la decisione: non c’è tempo da perdere, l’operazione è urgente.
Giovedì, nella sua città d’origine, sarà sottoposto a intervento chirurgico, seguirà una fase di riabilitazione. E proprio per via di tempi lunghi che lo terranno impossibilitato dallo svolgere qualsiasi attività , l’allenatore ha maturato la decisione di dimettersi da coach di Scafati.
La serie A da difendere
Una scelta dolorosa, ma necessaria per il 53enne coach che la scorsa stagione era subentrato in corsa ad Attilio Caja, traghettando Scafati a una salvezza ottenuta proprio al fotofinish della stagione regolare. Questa stagione è iniziata piuttosto bene con quattro vittorie nelle prime sette gare per poi inanellare tre sconfitte nelle scorse tre partite. Sacripanti lascia comunque la Givova in una posizione di salvezza da difendere nel corso di un campionato che inizia a diventare avvincente e tutt’altro che scontato.
Boniciolli per completare l’opera
Toccherà a Matteo Boniciolli, 61 anni, completare l’opera. Dopo una serie di valutazioni, il club del patron Nello Longobardi, ha puntato sull’allenatore triestino. Presi in considerazione anche i profili di Dalmonte e Moretti, nonché quelli di De Raffaele e di Jasmin Repesa, ma per questi ultimi due i tempi sarebbero stati più lunghi rispetto alla necessità di Scafati.
Boniciolli, che non allena dallo scorso dicembre, quando si separò da Udine, ritrova la Serie A lasciata lo scorso 2019, quando da subentrato sulla panchina di Pesaro chiuse la stagione senza rinnovare il proprio contratto. Di recente, l’esperto tecnico, in passato, tra le altre, anche alla guida di Roma, di Avellino e delle due grandi realtà bolognesi (Virtus e Fortitudo) ha guidato Udine (A2), club dal quale si è separato esattamente un anno fa.