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Basket U14, la Siculgesso Alcamo ospita le pari età del Lions Leontinoi per non vincere a tavolino

Una storia di speranza arriva dalla Sicilia: complice una trasferta di 600 chilometri, le ragazze di Lentini stavano per rinunciare. Le rivali di Alcamo le ospiteranno a casa.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Dalla Sicilia arriva una storia che un po’ sa di speranza, ma che un po’ fa anche riflettere, pensando a quanto sia difficile al giorno d’oggi per una famiglia sostenere la passione e la grande voglia di sport dei propri ragazzi. Una storia che arriva da Lentini, piccola città nei pressi di Siracusa, dove la formazione femminile Under 14 dei Lions Leontinoi in questo fine settimana era impegnata in una trasferta sul campo della Sicilgesso Golfobasket di Alcamo. Sin qui nulla di così eccezionale, dirà qualcuno. Ma essere appassionati di geografia in questi casi potrebbe suggerire ragionamenti ben differenti.

Distanze, difficoltà logistiche, costi: fare sport è un impresa

Lentini e Alcamo distano 300 chilometri. Perché la Sicilia è grande e sconfinata, e se nel campionato regionale Under 14 le squadre partecipanti sono appena 8, sparse lungo tutta la regione, non si può pensare di accorciare le distanze tanto facilmente. Di più: a Lentini non ci sono nemmeno palestre in grado di ospitare le piccole Lions, costrette a sobbarcarsi (le ragazze e soprattutto le rispettive famiglie) un viaggio di complessivi 80 chilometri tra andata e ritorno fino a Scordia per un normale allenamento settimanale.

Tutto questo non ha spento la passione delle giovani giocatrici locali, ma in qualche modo finisce per costare tantissimo sia in termini economici, sia di tempo investito. E la trasferta di Alcamo rappresenta soltanto la punta dell’iceberg: quasi 4 ore di auto per due ore di partita (riscaldamento e doccia inclusi) e poi altre 4 ore per fare ritorno a casa. In casi del genere, l’unica via percorribile è quella del pernottamento in una struttura alberghiera. Una situazione che ha convinto le Lions ad annunciare che non si sarebbero presentate alla partita, evidentemente considerando il rapporto costi/benefici assai spropositato a favore della prima voce.

L’idea delle ragazze di Alcamo: ospitare le avversarie

Una volta venute a conoscenza della cose, le ragazze di Alcamo hanno avuto un’idea: hanno chiesto a familiari e dirigenti di poter ospitare le avversarie, così da consentire loro di abbattere sensibilmente i costi della trasferta. Ogni atleta si sarebbe presa a carico un’atleta dell’altra squadra, ospitandola a casa propria e offrendole merenda pre gara, cena, un letto per dormire e la colazione prima di ripartire per Lentini.

Un’idea talmente semplice, ma al tempo stesso elaborata e curata nei dettagli, che alla dirigenza dei Lions è piaciuta, tanto da convincerla a recedere dall’intento di andare incontro a una sconfitta a tavolino. Le ragazze di Alcamo, anziché vincere una partita senza giocare, hanno deciso di aprire una breccia in un mondo dove evidentemente qualcosa continua a non funzionare. Perché il diritto allo sport, sancito oggi anche dalla Costituzione, va garantito in ogni modo e forma.

Il plauso della FIP Sicilia. Ma le criticità restano

Il comitato siciliano della FIP ha voluto sottolineare la bontà del gesto delle giocatrice della Siculgesso. “La collaborazione tra le due società ha permesso di superare le enormi distanze tra le due città, dimostrando che lo sport è sinonimo di condivisione. E con la collaborazione si cresce”.

Tra l’altro nella gara d’andata, disputata a Scordia, a causa del maltempo era piovuto in campo, tanto che la partita era stata annullata con conseguente ko. a tavolino per le Lions e pure una multa di 800 euro sul groppone. Le famiglie delle giocatrici dell’Alcamo avevano già all’epica proposto di ospitare a casa loro le ragazze di Lentini per giocare entrambe le partite previste dal calendario ad Alcamo e mitigare la spesa per il trasferimento nella loro città. Ed è stato chiesto l’annullamento della multa, che la FIP Sicilia ha accettato.

Come andrà la partita sul campo, poco importa: lo sport ha già vinto su tutta la linea, anche se il retrogusto di questa bella vicenda di condivisione e solidarietà rimane agrodolce, pensando alle tante e troppe (oltre che ingiustificate) criticità con le quali tante giovani atlete devono fare i conti quotidianamente, senza averne alcuna responsabilità in merito.

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