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Berrettini in semifinale a Stoccarda, batte Duckworth e punge i tifosi tedeschi: la frase "eroica" sull'Italia

Altra vittoria netta per Matteo, che piega in scioltezza l'australiano e si conferma imbattibile ai quarti sull'erba: a fine gara il siparietto con l'intervistatrice tedesca.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Matteo Berrettini non si ferma più, piega anche James Duckworth e prosegue la sua corsa al torneo Atp di Stoccarda. Nei quarti di finale sull’erba il romano si conferma imbattibile: sette vittorie su sette partite in carriera. L’ultima arriva ai danni dell’australiano, superato in due set e con relativa tranquillità. Oltre al risultato, confortano la condotta di gara e la tenuta fisica di “The Hammer”, che fanno ben sperare in vista del futuro del torneo. E non solo: tra una quindicina di giorni comincia il torneo più amato da Berrettini, Wimbledon.

Atp Stoccarda, Berrettini liquida Duckworth in due set

L’azzurro, che sta proseguendo la sua risalita nel ranking ATP (attualmente è in 95ma posizione, ma si è già arrampicato alla numero 74 e può scalare qualche altro gradino) fino a questo momento a Stoccarda ha perso un solo set, al primo turno contro Roman Safiullin. Poi ha battuto in scioltezza prima Denis Shapovalov, poi James Duckworth. Chirurgica la prestazione contro l’australiano, piegato grazie a dei break piazzati nei momenti decisivi dei due set: 6-4 il risultato del primo, 7-5 del secondo.

“The Hammer” è tornato: devastante al servizio e più sereno

A funzionare di più, nel “rigenerato” Berrettini, è soprattutto il servizio. Nessuna palla break concessa all’australiano, appena undici punti persi al servizio in tutta la partita. E non è solo ovviamente una questione di superficie più adatta e congeniale alle caratteristiche tecniche del romano. Matteo appare più sereno, più convinto, più capace di tradurre in atti pratici le sue intenzioni di gioco. Un piacere di giocare testimoniato anche dalla ritrovata sfrontatezza ai microfoni a fine partita.

Berrettini, la frase cult sulla Germania e gli Azzurri

Nel suo siparietto con l’intervistatrice tedesca, Berrettini ha dato una risposta “eroica”, da vero tifoso degli Azzurri: “Stasera gioca la Germania vero? Mi dispiace ragazzi, ma guarderò l’Italia domani. Amo la Germania, ma tifare per voi mi sembra un po’ troppo“, ha risposto sorridendo e scatenando le risate divertite dei tifosi alle sue spalle. “Domani comincia l’Italia, in bocca al lupo ai ragazzi“. E ancora: “Buona fortuna ai ragazzi della Nazionale, abbiamo ricordi molto belli di questo periodo tre anni fa, vediamo che succede”. Già, tre anni fa Berrettini approdava in finale a Wimbledon e assisteva a Wembley, al fianco del Presidente Mattarella, al trionfo dell’Italia agli Europei. Che dolci ricordi.

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