Dorothea Wierer non lascia, anzi raddoppia: ha deciso di puntare fino a Milano-Cortina 2026, quando sulle nevi di casa di Anterselva spera di chiudere la sua straordinaria carriera (fatta di due Coppe del Mondo, tre medaglie olimpiche e 4 d’oro ai mondiali) con un’altra medaglia da mettere al collo. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa online che molti ritenevano essere quella del possibile addio, ma che invece è diventata quella con la quale ha fatto sapere al mondo di voler proseguire per altre due annate.
- Wierer fino a Milano-Cortina: "Non volevo chiudere così"
- L'estate in TV, poi la voglia di arrivare ai giochi 2026
- I complimenti a Vittozzi: "Ben vengano le sue vittorie"
Wierer fino a Milano-Cortina: “Non volevo chiudere così”
L’atleta altoatesina, reduce da un’annata veramente complicata, chiusa peraltro in anticipo per via dei problemi fisici che l’hanno condizionata sin dalle prime gare stagionali, ha fatto sapere di aver condiviso col presidente FISI Roda e tutto lo staff tecnico della nazionale di biathlon la sua decisione già da alcune settimane.
“Mi sono resa conto che sarebbe stato un peccato chiudere una parte della mia vita con una stagione così deludente, segnata da tanti problemi. Mi sono confrontata con i vertici federali e con le Fiamme Gialle e in accordo con il nostro staff ho capito che c’è la volontà di proseguire fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ed è quello che intendo fare.
Non è stata una decisione facile, perché so bene che ci saranno tanti sacrifici da fare, ma sentivo che dovevo fare ancora qualcosa prima di fermarmi e chiudere un lungo capitoli della mi vita sportiva, e non solo”.
L’estate in TV, poi la voglia di arrivare ai giochi 2026
Wierer ha vissuto un’ultima stagione praticamente in anticamera, “costretta” ad assistere da fuori alla straordinaria impresa di Lisa Vittozzi, fresca vincitrice dalla sfera di cristallo. “Ho fatto uno sforzo enorme a stare ferma, ma non potevo fare altrimenti. Adesso sto bene e ho già cominciato a lavorare. In estate sarò in TV per le olimpiadi (come inviata di Eurosport e Discovery+), è un’esperienza che mi gasa tantissimo, perché mi consentirà di fare nuove esperienze. Poi però sarò in grado di arrivare preparata a novembre, quando ricominceranno le gare invernali”.
Poi spiega perché ha deciso di continuare fino alle olimpiadi: “Se non si fossero tenute a Milano-Cortina non lo avrei fatto. Quello è il pro, unito al “contro” dovuto al fatto che così facendo ho posticipato il momento in cui mettere su famiglia. Ma se continuerò per altre due stagioni è perché sento di poter essere ancora competitiva, sebbene lo scorso anno non ho potuto dimostrarlo a causa dei tanti guai fisici che mi hanno condizionato dall’inizio alla fine”.
I complimenti a Vittozzi: “Ben vengano le sue vittorie”
Dorothea, 34 anni compiuti lo scorso 3 aprile, ha voluto anche rispondere indirettamente a chi la considera già un’ex atleta di alto livello. “Ne ho lette e sentite tante sul mio conto, ma non ho dato troppo peso alle voci. Insomma… sono una persona alla quale piace sperimentare e mi piace l’idea di poter entrare a far parte del mondo televisivo, guardando lo sport da una nuova prospettiva. Ma sugli sci e al poligono sento di poter essere ancora forte”.
Non è mancato un accenno al trionfo in Coppa del Mondo della compagna di squadra (ma rivale) Lisa Vittozzi. “Tutti conoscevamo il suo potenziale e sono davvero molto felice per lei. Il movimento italiano ha bisogno di atlete come Lisa e sperò che possa essere un traino per le più giovani, un po’ come lo sono stata io per lei e tante altre. Adesso c’è il settore biathlon francese che è diventato quello di riferimento: Lou Jeanmonnot ha un grande potenziale e sono sicura che farà grandi cose in futuro, ma noi sapremo difenderci”.
La chiude così Dorothea, che poi dice “di avere fretta, perché devo andare ad allenarmi in palestra”. Milano-Cortina dopotutto non è affatto così lontana.