Il tennis come sport di riferimento in Italia. Angelo Binaghi non ha mai nascosto le sue ambizioni e ora Jannik Sinner e i risultati conseguiti nell’ultimo anno sembrano fornirgli tutti gli strumenti per mettere in campo il suo progetto ambizioso. La notte degli Awards di Supertennis ha celebrato l’ennesimo momento d’oro e il presidente non vuole fermarsi.
La sfida al mondo del calcio
Grandi ambizioni e grandi proclami, Binaghi non si nasconde quando lancia la sua sfida al mondo del calcio: “Loro hanno circa sei appassionati o praticanti per ogni 5 dei nostri. Non siamo molto lontani, anzi abbiamo grandi punti di forza e abbiamo dei campioni che il calcio non ha. Siamo una federazione rampante e in crescita. Abbiamo organizzato le Finals che sono state riconfermate per altri 5 anni. E poi le abbiamo anche vinte, oltre a Coppa Davis e Billie Jean King Cup. E qualche giorno fa ci siamo anche aggiudicati la possibilità di organizzare la Davis per i prossimi tre anni”.
Tennis e padel nelle scuole
Binaghi sembra avere le idee chiare su come muoversi in futuro. L’idea di rendere il tennis il primo sport italiano per popolarità è ben delineata e comincia dalle scuole: “Vogliamo portare tennis e padel in tutte le scuole italiane ma vogliamo anche che il tennis sia in chiaro per tutti gli italiani, anche per quelli che non possono permettersi la tv a pagamento. L’obiettivo è quello di vincere in campo e d rendere il nostro sport sempre più popolare. Ci siamo riusciti perché i nostri successi sono importanti e le persone che giocheranno saranno sempre di più”.
La spinta Finals e Davis
E’ innegabile che nel successo ottenuto dal tennis italiano ci siano tante componenti. Un lavoro cominciato anni fa dalla Federazione soprattutto riuscendo a rendere sempre più facile l’accesso ai giovani e ai giocatori “minori”. Un modello quello italiano che altre nazioni potrebbero provare a copiare. Ma Binaghi punta a rimanere in cima anche con i grandi eventi. Le Finals rimangono a Torino e la Davis arriva in Italia, con Sinner che sentirà probabilmente l’obbligo di scendere in campo anche nella prossima edizione. Sarà Bologna a ospitare la competizione per nazioni, ma il presidente Binaghi non ha fatto mistero di pensare anche a una “tappa” a Bolzano mentre anche Milano scalpita per organizzare l’evento.