L’ex attaccante di Roma e Milan Bojan Krkic confessa il suo dramma in un’intervista al The Guardian. Ora all’Alaves, Bojan ha rivelato che l’ansia e la mancanza di fiducia in se stesso hanno fortemente pregiudicato la sua carriera ad alto livello.
“Avevo gli attacchi d’ansia prima di giocare, ma nessuno voleva parlarne. Al mondo del calcio queste cose non interessano. Ci sono forze che non riesci più a controllare, opinioni che non riesci a far tacere, gelosie e chiunque può avvicinarsi a te. Non devi farti travolgere, ma non è semplice. Serve una bella corazza, ma oggi i giocatori sono esposti globalmente sempre più giovani”.
Salito alla ribalta mondiale ad appena 17 anni dopo un eccellente Mondiale Under 17, Bojan nel 2008 si autoescluse dai convocati della Spagna per l’Europeo: “Ho un problema nel gestirla e avevo troppa pressione in testa, un male continuo. Ognuno reagisce a suo modo all’ansia, io stavo male per giorni, avevo il panico. Prima della sfida con la Francia in febbraio mi sono sentito male nello spogliatoio, quella fu la prima volta. Durò così fino all’estate e presi la mia decisione: nonostante la chiamata di Aragones, rifiutai la chiamata. Non ce la facevo, mi isolai”.
“Quella decisione mi ha tagliato le gambe, passai per quello a cui non interessava niente della Spagna. La gente mi insultava, non sapeva e pensava che solo non avessi voglia di giocare. Prima delle convocazioni la Federazione sapeva come stavo, sapevano le mie intenzioni, ma mi chiamarono lo stesso. Mi sentii veramente solo, gettato in pasto all’opinione pubblica”. Bojan ha trovato il suo equilibrio all’Alaves: “Amo il calcio e nessuno me lo porterà via”.
Bojan, cresciuto nel Barcellona, dopo quattro anni, tre campionati spagnoli e due Champions League, dal 2011 è stato in prestito alla Roma, al Milan e all’Ajax. Nel 2014 il suo definitivo passaggio nello Stoke City e i successivi prestiti al Magonza e all’Alaves. Conta una presenza nella Nazinoale spagnola.
SPORTAL.IT