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Boxe, sportivi indignati dopo Tyson-Paul: la "pietà" di Jake per Mike, lo scivolone (solito) di McGregor

Mike Tyson e Jake Paul hanno scontentato davvero tutti: sul web tanti commenti critici e molti ex sportivi concordi nell'affermare che ha fatto bene Paul a non infierire su Tyson.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Più che diviso, il mondo per una volta s’è trovato tutto a remare dalla stessa parte. Perché nessuno s’è azzardato ad affermare che quello tra Mike Tyson e Jake Paul sia stato un match meritevole di essere ritenuto tale: una sfida nel nome dello show business e null’altro, due combattenti che hanno dovuto far fronte a una situazione diametralmente opposta, con Tyson che ha provato a difendere l’onore delle armi (a 58 anni) e Paul che per sua stessa ammissione ha detto di non aver voluto affondare troppo i colpi.

Ovviamente, per non rischiare di combinare qualche danno bello grosso al rivale. Insomma, quello che molti temevano s’è puntualmente verificato: uno spettacolo da baraccone, con Netflix (che in alcuni paesi ha registrato insospettabili down: prova non superata per la piattaforma) che ha monetizzato e basta.

L’NBA cambia canale: “Brutto vedere Tyson così…”

Le reazioni di molti personaggi dello sport e dello showbiz non si sono fatte attendere. Una delle più virali è stata quella di Magic Johnson, il capitano del Dream Team USA a Barcellona ’92: “Ho smesso di guardarlo, non ce la faccio a vedere Tyson ridotto così. Io che l’ho visto combattere nei suoi anni d’oro, provo tristezza nel vederlo in queste condizioni. Non è stata una grande serata per la boxe”.

Sempre dal mondo NBA, Stephen A. Smith è andato sulla stessa lunghezza d’onda: “Amo Mike Tyson, l’ho amato e lo amerò sempre. Ma 58 anni sono 58 anni e le gambe non c’erano. Il vecchio è vecchio ed è ora di andare. Quanto a Paul, è tempo di salire sul ring con un combattente della top 10, o che diavolo, un campione. Niente più giocatori di basket, striker di MMA o vecchi…”.

Donovan Mitchell, dopo aver battuto i Bulls con i suoi Cleveland Cavaliers (14-0 di record per iniziare la stagione: mica male…), ha espresso tutta la sua preoccupazione per Iron Mike: “Qualcuno lo tiri fuori dal ring prima che si faccia male…”.

McGregor, che gaffe: il tweet rimosso

Molti sui social hanno definito quello di Arlington “il peggior incontro di pugilato di sempre”. Chiaro però che molte critiche sono arrivate all’indirizzo di Jake Paul, reo di aver voluto affrontare un pugile al crepuscolo (e anche oltre) della propria carriera.

Conon McGregor però l’ha fatta ancora una volta fuori dal vaso: ha postato su X, per poi rimuoverlo, un tweet veramente di cattivo gusto: “Stanno considerando di chiamare Prichard Colon come loro prossimo avversario”. Colon è un pugile che nel 2015, dopo il match contro Terrel Williams, subì un’emorragia per via dei colpi ricevuti. Da quel trauma si riprese molto lentamente, ma la sua vita da allora è stata stravolta, tanto che ancora oggi è su una sedia a rotelle. McGregor ha rimosso dopo pochi minuti il tweet, ma la frittata era fatta.

Gli ex pugili “ringraziano” Jake Paul

Tony Bellew, ex pugile che nei giorni scorsi aveva peraltro incensato pubblicamente Tyson per come si era preparato all’incontro, ha dovuto riconoscere l’onestà di Paul nel non voler affondare i colpi negli ultimi round. “Ha avuto rispetto di un vecchio campione, ed è giusto così. Non mi piace per niente questo idiota di Paul, ma almeno ha fatto una cosa giusta. Tyson era, è rimarrà sempre il nostro campione: sei il nostro supereroe e ti amiamo davvero tutti”.

I fischi del pubblico presente ad Arlington però non sono stati certo cancellati in post produzione (d’altronde il match è stato trasmesso in diretta, problemi di buffering a parte), e testimoniano anche la frustrazione di chi ha speso una fortuna per assistere a quanto di più lontano potesse esistere dal concetto di incontro. “Sono felice che non si sia fatto male”, ha spiegato Terence Crawford, ex campione dei massimi. “Adoro Mike, ma gli è stato dato troppo credito. A 58 anni non si può combattere, questa è la verità”. Mentre JJ Watt, ex giocatore di football, ha espresso la sua delusione in modo diverso: Perché sono rimasto sveglio? Cosa ho fatto per meritare di vedere questo finto teatrino?”.

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