La Fiorentina esulta e vola in finale di Conference League per il secondo anno di fila. Decisivo il rigore di Beltran, che spezza la maledizione dei penalty, risponde al vantaggio di Vanaken e porta la viola ad Atene. Al termine del match Italiano e i protagonisti hanno rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport.
- Bruges-Fiorentina, le dichiarazioni di Italiano
- "Olympiakos in casa? L'altra è l'Aston Villa..."
- Beltran: "Batistuta? Voglio essere il suo erede"
Bruges-Fiorentina, le dichiarazioni di Italiano
“Ho fatto di tutto per andare in finale e ricevere i vostri complimenti“ – ha detto Italiano ridendo ai microfoni di Sky Sport. Poi ha continuato: “Abbiamo fatto un percorso straordinario e siamo per la seconda volta in finale, anche se la maledizioni dei pali ci perseguita. Per fortuna abbiamo spezzato quella dei rigori, bravo Beltran che si è preso la responsabilità. Doveva tirarlo Nico? Non lo so, tra argentini hanno un rapporto confidenziale, l’hanno risolta loro e lo hanno fatto bene. Quando sono arrivati a Firenze ho detto subito che avrei fatto di tutto per andare in Europa e lo abbiamo fatto sin da subito. Ora sono felicissimo”.
“Olympiakos in casa? L’altra è l’Aston Villa…”
Italiano ha poi analizzato il match: “Siamo partiti troppo timidi e rispettosi e i primi quindici minuti abbiamo concesso troppe imbucate. Poi ci siamo sciolti e abbiamo tolto i freni. Nell’intervallo ci siamo detti di continuare a spingere, perché loro dietro non avevano la stessa qualità degli altri reparti. La prestazione è stata ottima da parte di tutti. La mentalità si costruisce insieme e nella preparazione alla partita ho chiesto ai ragazzi di tirare fuori la personalità, quella che serve in queste sfide. Soprattutto se ti ritrovi in una bolgia come stasera. Possibile finale in casa dell’Olympiakos in casa? Con il nuovo allenatore (Mendilibar ndr) sta facendo grandissime cose. L’Aston Villa invece è nei vertici della Premier, ma ora dobbiamo goderci queste ore.
Beltran: “Batistuta? Voglio essere il suo erede”
“Quanto pesava il rigore? In quel momento meno ci pensi e meglio è. Alla fine è andata dentro, bene così. Nico mi ha chiesto se mi sentivo sicuro e mi ha dato il pallone. Se ho sentito il rumore del cuore? Più quello dei tifosi, ma mi sono isolato da tutto“ – ha spiegato Beltran a Sky Sport. Poi ha proseguito: “Cerchiamo sempre di sognare in grande e sono felice di stare in questo club con dei tifosi molti caldi. Sto benissimo qui e voglio rendere tutti felici. Chiacchierata con Batistuta? Siamo usciti fuori a cena e mi ha dato qualche consiglio. Per me è un onore portare il suo numero e cerco di essere il suo degno successore. Nello spogliatoio cerco sempre di ascoltare le persone con più esperienza”.