Il ritorno alle origini per raggiungere un sogno. È questo il piano di Gianluigi Buffon. Il portiere 43enne non ha alcuna intenzione di appendere guanti e scarpini al chiodo ma rilancia dopo essere tornato a vestire la maglia del Parma: vuole giocare con la maglia della Nazionale i Mondiali in Qatar del 2022, sedici anni dopo il trionfo di Berlino con l’Italia di Marcello Lippi. L’estremo difensore di Carrara ha rilasciato un’intervista ai microfoni de’ La Gazzetta dello Sport: “Ora continuo perché ho un sogno. Ma dovrà essere supportato dai risultati. Appena riconoscerò un segnale di declino, un minuto dopo smetto. Anche perché io sto benissimo a casa con mia moglie e i miei figli, con gli amici. Smettere non sarà mai un trauma. Quando accadrà, non sarò felice : di più. Perché sento il bisogno di fare altro e di interessarmi di altro. Mi entusiasma l’idea di poter dedicare del tempo agli hobby e a tante piccole cose che sto sacrificando. Ma sento che ho ancora qualcosa di speciale da fare. Ho un sogno da raggiungere, forse un’utopia, che mi spinge avanti”.
Una Coppa del Mondo per continuare ad essere vivo. Buffon spiega che Qatar 2022 rappresenta uno stimolo per lui: “Mancini ha fatto una cosa straordinaria. Possiamo solo fargli lodi e complimenti. E io, a 43 anni, anche per rispetto del lavoro del c.t., non sarò mai quello che si candida: “Oh, ci sono anch’io…” Mai. Ma il Mondiale mi serve per sognare. Altrimenti per cosa gioco a fare? Per riportare il Parma in A, certo. E dopo? Quasi sicuramente Mancini non mi chiamerà, giustamente, ha i suoi uomini, il suo gruppo. Ma io ho bisogno di sapere che ci sarà un Mondiale in Qatar per continuare a parare e sognare“.
Prima compagno di mille battaglie, poi allenatore nella passata stagione alla Juventus. Buffon esprime il suo giudizio dopo la prima annata di Pirlo in panchina: “Io credo che Andrea, dopo le normali e preventivabili difficoltà dei primi 3-4 mesi, abbia poi preso piena coscienza nel suo ruolo e anche una certa dimestichezza con i giocatori. Gli ultimi 4-5 mesi di Andrea sono stati quelli di un allenatore al 100%. E poi, diciamolo, qualsiasi altra società starebbe ancora festeggiando una stagione positiva come la nostra. E’ apparsa deludente solo perché avevamo alle spalle 9 scudetti e due finali Champions. Ma è una colpa?”.
Tra le stelle della Nazionale c’è sicuramente lo juventino Federico Chiesa. Ma Buffon non è sorpreso dalle prestazioni del figlio d’arte a Euro 2020: “Con Donnarumma è stato la sorpresa dell’Europeo. Quando è arrivato alla Juve non pensavo che fosse così forte. Sono sincero. All’Europeo è stato imbarazzante: in finale con l’Inghilerra, ragazzi, quando partiva, non lo tenevano. Dopo un anno di Juve Fede non mi ha sorpreso, ma non era scontato che si confermasse in un contesto del genere. Quando ti vengono certe cose a un livello così alto, vuol dire che sei davvero speciale”.