La polemica con Morgan è ancora calda ma se dici Juventus ecco che torna il sorriso a Bugo. Da ieri non si parla che di lui a Sanremo ma la passione per i colori bianconeri fa tornare il sereno nonostante i veleni e le critiche. Il cantante si confessa a Il bianconero.com e rivela come è nato il suo amore per la Juve.
UN SOLO AMORE – Un “vizio” di famiglia, quello bianconero: “Grazie a mio padre e mio nonno. La mentalità Juve mi affascina molto. Quando mio nonno mi diceva che non era solo una squadra non capivo, a distanza di anni gli do ragione. E’ una filosofia che mi ha insegnato molto nella vita”.
L’EMOZIONE – Vedere a Sanremo Ronaldo lo ha emozionato: “Quando ho visto Cristiano Ronaldo in nelle prime file non volevo nemmeno salire sul palco a cantare, avrei preferito direttamente andare a salutare CR7. Non sono riuscito a vederlo, mi sarebbe piaciuto fargli i complimenti per tutto. Ma sono stato contento già vedendo Georgina“.
NON CANTARE – Unico sul campo ma meglio senza microfono Cr7: “Quale juventino potrebbe cantare? Cristiano Ronaldo direi di no. L’ho sentito cantare ed è particolarmente stonato. Ogni tanto mi è capitato di vedere le storia di Douglas Costa che mi sembra se la cavi abbastanza bene. Il Ronaldo di Sanremo è Amadeus. E’ un’interista con la testa da juventino. Fiorello, altro interista, invece può essere il Dybala della situazione. Io sono mancino come Paulo, quando gioco nella Nazionale Cantanti mi ispiro a lui. Magari al prossimo gol esulterò con la Dybala Mask”.
SARRI E CONTE – Bugo parla anche di Sarri (“All’inizio non mi convinceva, poi mi sono ricreduto. Mi piace molto il suo gioco veloce. Penso che sia stato giusto mandare via Allegri, dopo tante vittorie è giusto cambiare anche perché la Champions non è arrivata) e su Conte dice: “Secondo me non è molto contento. Sta dando molto alla squadra, ma non mi sembra a suo agio con quei colori…”.
IL SOGNO – Infine alla domanda sul giocatore che vorrebbe vedere nella Juventus risponde: “A me piacerebbe Balotelli in bianconero, ma non ha la mentalità adatta per giocare da noi. E’ un talento sprecato”.