”Se devo essere sincero non amo le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono” – così Andrea Abodi aveva commentato il ritorno in Serie A al Cagliari di Jankto. Dichiarazioni che ruotano intorno al coming out del calciatore e che hanno fatto discutere per la loro durezza. Il Ministro per lo Sport e i Giovani si è poi giustificato dicendo: “Mi riferivo al Pride“. Una pezza che non ha di certo convinto e ora anche Claudio Ranieri ha espresso il suo pensiero.
- Jankto e il coming out, Abodi chiarisce
- Ranieri sul coming out di Jankto e le parole di Abodi
- Jankto e le ultime stagioni in Serie A
Jankto e il coming out, Abodi chiarisce
Dopo ore di parole sbagliate e polveroni social, Abodi ha poi chiarito la sua posizione in un’intervista a La Stampa: “È assurdo, mi dispiace che si dica questo di me. E’ molto lontano dal mio modo d’essere”. Poi ha proseguito: “Spero che ognuno si senta libero di poter dire il proprio orientamento sessuale. Su questo sono molto fermo, nella mia vita ho fatto anche errori, ma su questo tema il mio percorso è netto e chiaro. Ho riascoltato l’audio della mia risposta per capire dove avevo sbagliato. Non mi sembra che ci siano possibilità di fraintendimenti ma siccome ognuno può evidenziare quello che vuole non voglio passare per omofobo“.
Ranieri sul coming out di Jankto e le parole di Abodi
Anche l’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, ha espresso alcuni pensieri sulla vicenda, spegnendo le polemiche: “Ognuno ha le sue idee, ma c’è sempre qualcuno che vuole estrapolare qualcosa per poter far polemica. Conosco Abodi, che è una persona seria, competente, sensibile. E ha portato tutto questo nel suo ministero” – ha detto il tecnico in un’intervista per il Corriere della Sera. Poi ha proseguito: “Capisco quanto debba aver sofferto Jankto prima per esternare una cosa che è naturale: per lui è stata dura e chissà per quanti altri ragazzi lo è, non solo nel calcio o nello sport, ma proprio nella famiglia. Per questo avevo detto che sarebbe bello che ce ne fossero anche altri di messaggi così, per fare capire che non ci sono differenze“.
Sulla sua scelta per rinforzare la rosa Sir Claudio è stato chiaro: “Non ho fatto valutazioni che non fossero quelle di un bravo giocatore, intelligente, adatto al mio progetto, serio, disponibile, gran professionista. Queste sono le cose che guardo in un giocatore, altre cose a me non interessano. So che è un ragazzo d’oro, quando gli spieghi le cose cerca di metterle in pratica”
“Poi come tutti può fare bene o male. Quando ho fatto questa scelta ho guardato sia al profilo del calciatore sia al fatto che una squadra è una famiglia, abbiamo uno spogliatoio eccellente, sono convinto che non ci sarà nessunissimo problema. Ci parlerò, gli farò un grande in bocca al lupo e mi auguro di vederlo come lo conosco: deciso, determinato a fare assist, a fare gol, a correre su quella fascia e a darci tutte le sue energie”.
Infine sul problema stadi, spesso pieni di persone che perdono sensibilità e rispetto per difendere i propri colori: “La mamma degli ignoranti è sempre incinta. Può darsi che ci sarà qualche idiota che dirà qualcosa, ma bisognerà andare oltre”.
Jankto e le ultime stagioni in Serie A
Nelle precedenti stagioni, prima delle esperienze al Getafe e allo Sparta Praga, Jankto aveva mostrato grandi qualità in Serie A sia con l’Udinese sia alla Sampdoria. Tecnica, inserimenti e senso del gol: una mezz’ala capace di interpretare il ruolo in chiave moderna. Con i blucerchiati, nel 2020-2021, ha vissuto la sua migliore annata dal punto di vista realizzativo: 35 presenze, 6 gol e 3 assist. Un idolo anche per i fantallenatori. Ora avrà la possibilità di rimettersi in mostra e nello scacchiare di Ranieri al Cagliari può fare la differenza.