Immediata piroetta del ministro per lo Sport Andrea Abodi, dopo le accuse di omofobia che gli sono state rivolte in seguito a un’esternazione sul coming out del calciatore Jakub Jankto. “È assurdo, mi dispiace che si dica questo di me – ha detto in un’intervista rilasciata alla Stampa -. È molto lontano dal mio modo di essere”. Il 27enne centrocampista serbo, comprato dal Cagliari e già ex di Udinese, Ascoli e Sampdoria, è il primo calciatore della Serie A a uscire allo scoperto, dichiarandosi omosessuale.
- Jankto e il caso Abodi: “Non amo le ostentazioni”
- Il ministro Abodi respinge le accuse di omofobia
- La nuova vita italiana di Jankto al Cagliari
Jankto e il caso Abodi: “Non amo le ostentazioni”
La grana è scoppiata nella giornata di ieri, quando il ministro è intervenuto sulle frequenze di Radio 24. In merito al ritorno in Italia di Jankto, Abodi ha detto: “È prima di tutto una persona, poi un atleta. Se devo essere sincero, non amo le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono. Io mi fermo qui”. Dichiarazioni che avevano scatenato vivaci dibattiti, soprattutto sui social.
Il ministro Abodi respinge le accuse di omofobia
Attraverso le colonne della Stampa, Abodi, ex presidente della Lega Serie B e consigliere federale della FIGC dal 2010 al 2017, è tornato sulla polemica relativa alle sue affermazioni, provando a fare chiarezza una volta per tutte. “Invece di dire scelte avrei potuto dire orientamento ma è del tutto evidente lo spirito di rispetto delle individualità – ha precisato – Si deve a tutti il rispetto per l’identità, quindi vorrei mille coming out. Spero che ognuno si senta libero”. Abodi ha già contattato il Cagliari: “E parlerò anche con il ragazzo. Gli dirò che sono felice di quello che ha detto. Se arrivano cento coming out sarà solo positivo, vorrà dire che siamo più civili e aperti”.
La nuova vita italiana di Jankto al Cagliari
Già 155 presenze, 17 gol e altrettanti assist in Serie A per il ceco, che, dopo l’ultima avventura con la Sampdoria, è approdato nella Liga con la maglia del Getafe per poi tornare in patria, dove ha giocato tra le fila dello Sparta Praga. Il neopromosso Cagliari di ‘sir’ Claudio Ranieri, che già lo aveva allenato nel capoluogo ligure, ha fortemente scommesso sulle sue qualità: la salvezza dei sardi passerà anche dai suoi inserimenti.