La Roma non sfonda e a Cagliari non va oltre un pareggio a reti bianche. De Rossi rinuncia inizialmente al talento di un Dybala dal futuro sempre più incerto per affidarsi a un tridente composto da Soulé, Dovbyk e Zalewski. La Joya entra solo nel finale e quasi manda un gol l’ucraino, che centra la traversa di testa.
- Cagliari-Roma, le scelte iniziali: out Dybala, ecco perché
- Nel primo tempo l'unico sussulto lo regala Scuffet
- La prima Dovbyk, l'ingresso di Dybala e i legni
- Top e flop della Roma
- Top e flop del Cagliari
Cagliari-Roma, le scelte iniziali: out Dybala, ecco perché
Nella difesa a tre di Nicola c’è il nuovo acquisto Luperto; lì davanti la velocità di Luvumbo e il fisico di Piccoli. Solito 4-3-3 per De Rossi: Dybala, che domani potrebbe fare chiarezza in merito al proprio futuro, parte dalla panchina per “scelta tecnica”, come spiegato dall’allenatore nel pre-partita. DDR schiera un tridente con l’argentino Soulé e Zalewski, mentre il terminale offensivo è l’ex Girona Dovbyk, approdato in Italia dopo essere stato capocannoniere della Liga.
Nel primo tempo l’unico sussulto lo regala Scuffet
Non sono stati 45 minuti memorabili, quelli andati in scena all’Unipol Domus. Tutt’altro. La dimostrazione è che l’unico sussulto della prima frazione lo si è avuto quando Scuffet ha clamorosamente lisciato un retropassaggio facile facile di Luperto, salvando poi sulla linea. Nel finale di tempo botta da fuori di Marin, Svilar respinge. Ci prova anche Piccoli dalla distanza, ma non centra la porta. La risposta giallorossa è in un colpo di testa ciccato da Dovbyk su ottimo spunto di Zalewski.
La prima Dovbyk, l’ingresso di Dybala e i legni
La Roma alza il baricentro dopo un primo tempo troppo timido e ci prova subito con un gran tiro di Soulé che esalta le qualità di Scuffet. Al 55′ l’occasione più ghiotta dei capitolini: cross rasoterra del solito Zalewski e inserimento di Pellegrini che conclude a botta sicura in scivolata: Scuffet intercetta. La partita resta bloccata e al 69′ De Rossi decide di affidarsi a Dybala, forse alla sua ultima gara in giallorosso. L’argentino entra e accende subito la luce disegnando un assist al bacio per la testa di Dovbyk che si stampa sulla traversa. Subito dopo è Marin a colpire la traversa. Rimandato l’ucraino che col Girona ha segnato a raffica: legno a parte, è parso ancora un pesce fuor d’acqua nello scacchiere giallorosso. Giocatori della sua stazza hanno bisogno di tempo prima di ingranare e – nel suo caso – di abituarsi al calcio italiano. All’82’ gol annullato alla Roma: ripartenza dei giallorossi e tiro di Dovbyk respinto da Scuffet. Sul pallone si fionda Pellegrini che insacca ma in fuorigioco: decisione giusta.
Top e flop della Roma
- Svilar 6,5: Non un maestro di stile, ma comunque efficace. Ed è ciò che conta.
- Dybala 6,5: De Rossi gli riserva gli ultimi 20′ e la Joya sale subito in cattedra pennellando un assist meraviglioso per Dovbyk. La Roma può davvero fare a meno dei lampi di genio dell’argentino?
- Zalewski 6,5: Quando pigia il piede sull’acceleratore, riesce a servire in mezzo palloni interessanti. Ma i compagni non ne approfittano.
- Soulé 6: Il 21enne di Mar del Plata si accende a tratti. Dopo 45′ con più ombre che luci, va vicinissimo al gol a inizio ripresa con un tiro di controbalzo su cui è reattivo Scuffet.
- Cristante 6: Sale in cattedra soprattutto nel secondo tempo, quando ha più libertà in mezzo al campo.
- Pellegrini 5,5: La migliore occasione della Roma capita sui piedi del giallorosso, che sbaglia a pochi passi da Scuffet.
- Dovbyk 5,5: Ancora troppo imballato. Lento e macchinoso, per rispolverare una classica espressione in salsa vintage. Poco prima dell’intervallo ha una buona chance, ma colpisce di testa goffamente: necessita di tempo per trovare la condizione e migliorare il feeling con i compagni. Non è un caso che la sua partita cambi con l’ingresso in campo di Dybala: la traversa gli nega la gioia del gol.
Top e flop del Cagliari
- Marin 6,5: Il più pericoloso dei suoi: centra anche una traversa.
- Piccoli 6+: L’intesa con Luvumbo è già ad un buon punto: si dà tanto da fare e mette i brividi a Svilar con una sassata dalla distanza.
- Wieteska 6+: Una chiusura provvidenziale su Dovbyk che vale quanto un gol o quasi.
- Luvumbo 6: La sua velocità è l’arma su cui affidamento Nicola per provare a creare grattacapi agli avversari. Ma difetta in continuità.
- Scuffet 6: Rischia il frittatone della prima giornata bucando un retropassaggio di Luperto, ma riesce a salvarsi per il rotto della cuffia. Si riscatta con due buoni interventi su Soulé e Pellegrini.
- Pavoletti 5: Nel finale gli capita un’occasione d’oro, ma la sciupa nel peggiore dei modi.