Per uno strano incrocio di vita e di calcio, chi lo ha lanciato definitivamente sta attraversando la fase più critica di una stagione che sarebbe da incorniciare nel suo percorso da allenatore se non fosse per contraddizioni e ambivalenza. You live, you learn. E così Thiago Motta incassa, constata da quel punto di osservazione sul campo che pare lo conduca altrove ma non per adesso.
Ora si consola con la possibilità che Andrea Cambiaso sia disponibile e che ci sia quel quarto posto in Champions a decidere la sorte che il destino (e la Juventus) gli riservano da qui a giugno. Mentre Riccardo Calafiori, invece, è già uomo mercato. E nonostante tutto.
Calafiori ancora uomo mercato
La sua permanenza in Premier potrebbe finire quanto prima: per primo il tecnico italobrasiliano aveva capito le sue qualità. E quando, lasciata Bologna, aveva spinto perché arrivasse alla Juventus il suo pupillo a concretizzare invece è stato l’Arsenal, club con ambiziosi e capitali, ad avanzare la proposta irrinunciabile per il difensore azzurro.
Un talento che a Roma non aveva trovato l’appoggio in José Mourinho, all’epoca allenatore della prima squadra, e che aveva dovuto crescere e dimostrare le sue potenzialità altrove. Adesso è tornato di prepotenza il suo nome tra quelli che potrebbero arrivare a Madrid, sponda Real.

Riccardo Calafiori
La rinascita dopo l’infortunio
Tutto è cambiato, a Bologna come in Premier: Calafiori è ufficialmente tornato dal lungo infortunio al ginocchio che lo ha tormentato a inizio stagione, ha recuperato, convinto e ribadito, nonostante un problema serio, importante di aver ritrovato l’incontro con il campo così da recuperare il finale di stagione con l’Arsenal di Mikel Arteta e inventare un gol in Champions League a conferma come il suo modo più unico che raro di interpretare il ruolo di difensore sia il medesimo e che anche a giugno, il Real Madrid e Florentino Perez potrebbero riproporsi per convincere il talento romano che c’è una modalità per diventare protagonista anche tra i top player del Real.
Secondo la stampa inglese, i Gunners non avrebbero detto no in assoluto ad una cessione, ma chiedono non meno di 75 milioni di euro per lasciarlo partire.
Che sia Carlo Ancelotti o meno a occupare la panchina, Calafiori è un difensore stimato soprattutto da Florentino che aveva già corteggiato l’estate scorsa il giocatore che aveva optato, poi, per l’Arsenal, spinto anche dal Bologna, preferendo l’esperienza inglese ad altre opportunità.
La Juventus versus Thiago Motta
E alla Juventus, nella versione pensata da Thiago Motta oggi afflitto da una solitudine dal perimetro ampio e incomprensibile perché, se si è scesi fino a qui, non era per via di una scelta autonoma rispetto a squadra e società. Ora che di mezzo ci sono quarto posto in classifica e la Champions che preme per via degli introiti e delle necessità di un club a cui è rischio di rendere, oltre che di difendere l’orgoglio bianconero, non ha più il tempo dalla sua.
Motta alla ripresa non potrà scivolare nelle incongruenze, viste anche a Firenze purtroppo, e nell’ostinazione. A volte, cambiare è l’unico modo per dimostrare di aver appreso e rimanere fedeli alla linea.